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“Piano di Israele per la ricostruzione post-guerra a Gaza: un’analisi dettagliata”

I palestinesi gestiranno gli affari civili a Gaza nel dopoguerra, afferma il ministro della Difesa israeliano Gallant

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha annunciato che saranno i palestinesi, e non gli israeliani, a gestire gli affari civili a Gaza nel dopoguerra. Durante una conferenza stampa, Gallant ha presentato il suo piano per la ricostruzione di Gaza, sottolineando che Israele manterrà il controllo della sicurezza. Ha chiarito che Hamas non avrà il controllo della Striscia di Gaza né rappresenterà una minaccia. Una volta raggiunti gli obiettivi della guerra, non ci sarà più presenza civile israeliana nella regione.

Una forza multinazionale guidata dagli Stati Uniti guiderà la ricostruzione di Gaza

Secondo il piano presentato da Gallant, la responsabilità della ricostruzione di Gaza nel dopoguerra sarà affidata a una forza multinazionale guidata dagli Stati Uniti, in collaborazione con gli alleati europei e arabi di Israele. Questa forza multinazionale farà parte di una “piazza civile a quattro angoli”, che comprende Israele, i palestinesi, la task force multinazionale e l’Egitto. Tuttavia, gli alleati di Israele hanno condizionato il loro sostegno alla ricostruzione di Gaza all’unità tra la Striscia e la Cisgiordania sotto l’Autorità nazionale palestinese.

Israele intensifica l’azione su Gaza

Nel frattempo, il ministro della Difesa Gallant ha dichiarato che Israele intensificherà l’azione su Gaza. Durante una visita al confine con la Striscia, ha osservato i combattimenti ad al-Burj e ha affermato che le forze armate israeliane stanno completando la loro missione nel nord della Striscia e si stanno preparando per raid e attacchi aerei. Nel centro della Striscia, l’operazione è intensa e le forze armate stanno distruggendo le infrastrutture chiave di Hamas. Nel sud della Striscia, l’operazione è enorme e si sta intensificando sia in superficie che sottoterra. Gallant ha avvertito i terroristi di Gaza che devono prepararsi per la fine delle loro vite sulla terra, poiché arriverà presto.

Indagine interna sull’evento del 7 ottobre

Il capo di stato maggiore dell’Idf, Herzi Halevi, ha avviato un’indagine interna sugli eventi che hanno portato al massacro del 7 ottobre da parte di Hamas e alla successiva guerra nella Striscia di Gaza. La squadra investigativa sarà guidata dall’ex capo di stato maggiore delle Idf Shaul Mofaz. Secondo le Idf, ci sono ancora 136 ostaggi israeliani nelle mani dei miliziani palestinesi a Gaza, ma non è chiaro quanti di loro siano ancora vivi. Il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, ha confermato che tre civili precedentemente dispersi sono stati classificati come rapiti.

Redazione

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