Più Libri Più Liberi Roma 2024: Calano i Lettori e le Ore Dedicati ai Libri

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Ultimo aggiornamento il 5 Dicembre 2024 by Emiliano Belmonte

Declino della Lettura in Italia nel 2024: Calano i Lettori e le Ore Dedicati ai Libri

Nel 2024, l’Italia ha registrato un calo sia nel numero di lettori che nelle ore dedicate alla lettura, con una persistente divisione tra Nord e Sud del paese.

Riduzione del Tempo Dedicato alla Lettura

Secondo i dati dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori, basati su ricerche di Pepe Research e presentati il 5 dicembre alla fiera della piccola e media editoria “Più libri più liberi”, il tempo medio settimanale dedicato alla lettura è diminuito a 2 ore e 47 minuti nel 2024, rispetto alle 3 ore e 16 minuti del 2023 e le 3 ore e 32 minuti del 2022. Questa diminuzione si riflette in una lettura più frammentaria, con il 30% dei lettori che si dedica a questa attività solo occasionalmente.

Disparità Geografiche e Demografiche nella Lettura

La disuguaglianza tra le regioni italiane è evidente anche nel mercato dei libri. I dati di NielsenIQ-GfK mostrano che, tra gennaio e ottobre 2024, il 35,8% dei libri a stampa sono stati venduti nel Nord-Ovest, il 22,2% nel Nord-Est, il 22,7% al Centro, mentre solo il 19,3% al Sud e nelle Isole. Anche il numero di librerie per abitante conferma queste disparità, con il Nord-Ovest e il Nord-Est che superano la media nazionale, mentre il Sud e le Isole rimangono al di sotto.

Andamento della Popolazione Lettrice

L’indagine rileva che il 73% della popolazione tra i 15 e i 74 anni ha letto almeno in parte un libro nell’ultimo anno, sia in formato cartaceo che digitale, inclusi gli audiolibri. Questa percentuale segna una leggera diminuzione rispetto al 74% del 2023. La lettura di libri esclusivamente a stampa coinvolge il 66% della popolazione, contro il 68% dell’anno precedente, con una maggiore propensione alla lettura tra le donne (72%) rispetto agli uomini (60%).

Dibattito sull’Impatto Sociale della Lettura

Durante l’evento “La lettura debole. Pochi lettori o letture troppo brevi?” sono intervenuti importanti figure come Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Aie, e altri esperti del settore, che hanno discusso le cause e le possibili soluzioni per invertire questa tendenza. È emersa l’esigenza di una strategia più inclusiva e accessibile per promuovere la lettura come abitudine quotidiana in tutte le regioni italiane.

Questi dati sollevano importanti questioni sulla cultura della lettura in Italia, indicando la necessità di politiche mirate a sostenere e incentivare l’attività del leggere in tutte le fasce d’età e aree geografiche.

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