Ultimo aggiornamento il 31 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Dopo la vittoria al Festival di Sanremo e la partecipazione all’Eurovision Song Contest, Angelina Mango presenta il suo primo album, “Poké Melodrama“, un lavoro variegato e intimo, in cui la cantante si racconta attraverso una miscela di generi musicali e testi autobiografici.
Un’autobiografia in musica: Angelina Mango e il suo “Poké Melodrama”
Un album come biglietto da visita per la giovane artista
“Poké Melodrama” è un album autobiografico, in cui Angelina Mango si mette a nudo e racconta pezzi intimi della sua storia personale. La cantante, ancora poco propensa a parlare di argomenti che non la riguardano direttamente, ha dichiarato: “È tutto autobiografico, faccio ancora fatica a parlare di cose che non mi riguardano in prima persona. Credo che sia un’istintività tipica della mia età, sento di avere cose importanti da dire subito, magari in futuro parlerò anche d’altro. Sono nuova nell’ambiente musicale, considero questo album un mio biglietto da visita.”
La solitudine come filo conduttore del disco
Uno dei temi più ricorrenti in “Poké Melodrama” è la solitudine, un’esperienza che Angelina Mango ha vissuto sulla sua pelle nonostante la sua carriera in ascesa: “A pensarci bene, negli ultimi due anni credo di non essere mai stata da sola in una stanza. Ma chi scrive canzoni è sempre un po’ solo, quella sensibilità che ci fa scrivere ci porta anche a non essere compresi sempre, e del tutto.” La musica, tuttavia, rappresenta per la cantante un’ancora di salvezza e un’occasione per condividere le proprie emozioni con il pubblico e con i musicisti con cui collabora: “Dalla solitudine ci salva la musica, ci permette di condividere: con i musicisti, quando sono sul palco, cerco sempre la condivisione. Poi, certo, la solitudine c’è, ogni tanto. È un momento speciale che vivo con me stessa.”
Un poké di generi musicali: la sperimentazione di Angelina Mango
La miscela di stili come tratto distintivo del nuovo album
“Poké Melodrama” si caratterizza per la sua grande varietà di generi musicali, una scelta voluta da parte di Angelina Mango per rendere il disco il più possibile in linea con la sua percezione della musica: “È un poké incoerente perché musicalmente va ovunque. Volevo che gli ingredienti fossero in linea con la mia percezione della musica, che ci fosse il racconto di quello che ho vissuto negli ultimi dodici mesi. Io scrivo tutto, al di là delle sessioni in studio. Nell’ultimo anno mi sono appuntata tutti i momenti in cui ho provato delle emozioni.”
La preoccupazione di mescolare troppi mondi e il processo creativo
Nonostante la volontà di sperimentare e fondere diversi generi musicali, Angelina Mango ha ammesso di avere qualche preoccupazione riguardo alla possibilità di mescolare troppi mondi all’interno di un unico disco: “Quella di mettere insieme troppi mondi era un po’ una preoccupazione ma mi piace entrare in studio senza aspettative, senza sapere dove andrò a parare, anche se sono sempre molto presente, seguo tutto da vicino, la scrittura, la produzione, gli arrangiamenti.” Nonostante le incertezze, la cantante ha deciso di affrontare il processo creativo con coraggio e determinazione, dando vita ad un album che rappresenta appieno la sua personalità e il suo percorso artistico.