Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha espresso forti critiche nei confronti dell’intervista rilasciata da Chiara Ferragni al Corriere della Sera. Rienzi ha contattato l’Adnkronos per condividere le sue preoccupazioni riguardo all’anteprima dell’apparizione dell’influencer a ‘Che tempo che fa’ su Nove. Rienzi ha dichiarato: “L’intervista è proprio l’anteprima di quello che succederà durante la trasmissione di Fazio, di cui noi abbiamo chiesto la sospensione ed il sequestro”. Il presidente del Codacons ha sollevato dubbi sulla difesa di Ferragni riguardo al cosiddetto “pandoro-gate”, sostenendo che sia piena di bugie, falsità e calunnie.
Rienzi critica la difesa di Ferragni
Richiesta di sospensione e sequestro della trasmissione
Dubbi sulla trasparenza della comunicazione riguardo al “pandoro-gate”
Secondo Carlo Rienzi, le affermazioni di Chiara Ferragni sul “pandoro-gate” sono contraddittorie con i documenti acquisiti dall’istruttoria. Rienzi ha sottolineato: “Come è possibile che rispetto a queste bugie che contrastano anche con documenti acquisiti dall’istruttoria, i giornalisti non siano in grado quanto meno di mettere in dubbio, facendo buona informazione ai lettori”. Il presidente del Codacons ha evidenziato che non vi è alcuna prova che i proventi delle vendite del pandoro siano stati devoluti in beneficenza, contraddicendo le affermazioni di Ferragni.
Contrasto tra le dichiarazioni di Ferragni e i documenti acquisiti
Assenza di prove sulla destinazione dei proventi delle vendite del pandoro
Critiche alla mancanza di approfondimento giornalistico
Rienzi ha sottolineato l’importanza di un’informazione completa e corretta da parte degli editori e dei giornalisti, specialmente in contesti in cui sono in corso processi penali e giudizi amministrativi. Il Codacons ha richiesto il sequestro della trasmissione ‘Che tempo che fa’ in cui Ferragni è prevista come ospite, per evitare una presunta distorsione della verità. In conclusione, Rienzi ha affermato: “Chiediamo il rispetto per i lettori di un giornale importante come il Corriere della Sera così come dei telespettatori di Nove tv”. Il presidente del Codacons ha ribadito la necessità di un reale contraddittorio e di evitare che persone coinvolte in procedimenti legali possano diffondere la propria versione senza un adeguato contraddittorio.
Appello per un’informazione corretta e completa
Richiesta di sequestro della trasmissione ‘Che tempo che fa’
Necessità di un reale contraddittorio e rispetto per il pubblico
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