Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2023 by Redazione
Possibile accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas
Secondo quanto riportato da ‘The Times of Israel’, potrebbe essere in vista un nuovo accordo parziale per il rilascio degli ostaggi israeliani rapiti durante l’attacco di Hamas ad Israele lo scorso 7 ottobre. Secondo una fonte anonima israeliana citata dal canale tv israeliano ‘Channel 12’, le condizioni sarebbero mature per iniziare a redigere nuovi accordi tra Hamas e Israele. Si tratterebbe di un accordo “umanitario” che potrebbe includere donne, feriti, malati e anziani. Tra gli ostaggi si trovano 15 donne non militari e due bambini, Ariel Bibas, 5 anni, e il suo fratellino Kfir.
Israele apre alla possibilità di ascoltare le proposte dei mediatori
Il capo del Mossad David Barnea e l’uomo di punta dell’Idf Nitzan Alon sono stati invitati ad ascoltare le proposte degli intermediari, ma non ad avanzare proposte proprie. “Se i qatarioti vogliono essere ascoltati, li ascolteremo”, ha dichiarato la fonte anonima. Non è previsto un nuovo accordo per la prossima settimana, ma Israele vuole aprire una finestra per un possibile accordo, nonostante la crescente pressione militare dell’Idf su Hamas. In questo modo, se il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, si dimostrerà pronto, i termini dell’accordo saranno già pronti, come è stato per la tregua di una settimana a fine novembre.
Complicazioni nella situazione attuale
La situazione è complicata da diversi fattori. Innanzitutto, si segnala lo sfilacciamento delle gerarchie di comando e controllo di Hamas. Inoltre, alcuni leader di Hamas che erano in Qatar se ne sono andati e alcuni degli operativi di Hamas che hanno trasmesso proposte tra il Qatar e Gaza sono stati uccisi. Infine, il dispiegamento dell’Idf sul terreno, sia nel nord che nel sud di Gaza, ostacola le comunicazioni interne di Hamas nella Striscia. Durante la tregua di una settimana, sono stati liberati 105 civili dalla loro prigionia nella Striscia di Gaza in cambio di 240 donne e prigionieri palestinesi, tra cui 81 israeliani, 23 cittadini thailandesi e un filippino. Secondo l’Idf, 138 ostaggi sono ancora detenuti da Hamas.