La dirigente scolastica del liceo Severi Correnti di Milano, Gabriella Maria Sonia Conte, ha espresso la sua delusione e preoccupazione riguardo all’occupazione studentesca che si è verificata dal 30 gennaio al 2 febbraio scorsi. Durante la visita ‘a sorpresa’ del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e del prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, sono stati rilevati danni per un valore di circa 70mila euro.
All’interno dell’istituto, sono ancora visibili i segni dell’occupazione: banchi e cattedre divelti, polvere fuoriuscita dagli estintori e tasche portacellulari strappate via. Tuttavia, i danni più preoccupanti riguardano gli studenti stessi. La dirigente scolastica ha sottolineato che nessuno ha assunto la responsabilità delle azioni compiute, ad eccezione di una ragazza che si è autodenunciata. La preside ha dichiarato: “Qui nessuno si è voluto assumere la responsabilità di ciò che ha fatto: solo una ragazza ci ha messo la faccia ed è venuta ad autodenunciarsi. Ci sta, va bene riconoscere l’errore. Ed è proprio su questo che come comunità, come genitori dobbiamo lavorare”.
La preside ha rivelato che già da qualche giorno si percepiva nell’aria qualcosa di strano e si intuiva che qualcosa stava per accadere. I membri del Consiglio di istituto avevano cercato di avviare un dialogo per convincere gli altri studenti a concludere l’occupazione, ma il suggerimento non è stato accolto. La dirigente ha commentato: “Peccato perché tutto questo è avvenuto poco prima di tenere la co-gestione; potevano almeno provarci, magari ne avremmo potuto discutere”. Nel frattempo, 80 studenti che sono stati visti durante l’occupazione sono stati convocati per spiegare cosa è accaduto.
La dirigente scolastica ha sottolineato l’importanza di garantire la validità dell’anno scolastico, anche per coloro che sono stati assenti per malattia o altri motivi. Per questo motivo, sono state organizzate lezioni di recupero al sabato e l’uso della didattica a distanza. Il rientro in aula è previsto per lunedì prossimo, 19 febbraio. La scuola sta facendo tutto il possibile per ripulire l’edificio e coprire le spese necessarie. Alcuni genitori si sono offerti volontariamente per aiutare, donando computer e altri materiali. La città metropolitana di Milano si è anche impegnata a coprire parte delle spese. Il ministro Valditara ha assicurato che, se necessario, lo Stato interverrà per garantire la piena agibilità della scuola, ma ha sottolineato l’importanza che i responsabili paghino di tasca propria per i danni causati.
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