Prezzi agricoli nell’UE in calo: report del secondo trimestre 2024 evidenzia un abbassamento dei costi

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Prezzi agricoli nell'UE in calo: report del secondo trimestre 2024 evidenzia un abbassamento dei costi - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 26 Settembre 2024 by Giordana Bellante

La situazione dei prezzi agricoli nell’Unione Europea ha mostrato una tendenza ribassista nel secondo trimestre del 2024, con dati che rivelano un abbassamento significativo sia degli output agricoli che dei costi per gli input non correlati agli investimenti. Le statistiche fornite da Eurostat suggeriscono che la situazione attuale potrebbe influenzare la strategia produttiva degli agricoltori e le dinamiche del mercato europeo, sollevando interrogativi sull’approvvigionamento e sulla competitività del settore agro-alimentare.

andamento dei prezzi agricoli

Diminuzione generale dei prezzi

Nel secondo trimestre del 2024, il prezzo medio della produzione agricola ha subito una flessione del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo quanto rilevato da Eurostat. Questa diminuzione si inserisce in un contesto di variazione economica che ha interessato ogni segmento del mercato agricolo. In particolare, i prezzi dei beni e dei servizi consumati nel settore, escludendo le spese per investimenti, sono calati del 7%. Tale calo, sebbene meno significativo rispetto ai trimestri precedenti, suggerisce una generale crisi di prezzo che potrebbe riflettersi sugli utili degli agricoltori e sulla stabilità del settore.

Prodotti con variazioni significative

Esaminando più nel dettaglio i vari segmenti del mercato agricolo, si possono notare cambiamenti marcati nei prezzi di specifici prodotti. In particolare, i prezzi delle uova hanno registrato un forte calo del 15%, mentre quelli dei cereali e delle piante foraggere hanno visto un decremento rispettivamente del 14% e del 13%. Questi sviluppi riflettono sfide di produzione e variazioni nella domanda globale, influenzate anche da fattori climatici e geopolitici.

andamento dei prezzi per i beni agricoli

Aumenti e cali contrapposti

L’analisi dei dati ha messo in evidenza un contrasto notevole: se da un lato si osservano cali pronunciati per alcuni prodotti, dall’altro emergono aumenti significativi per altri. Tra questi, l’olio d’oliva ha visto un incremento del 41% dei prezzi, favorito da carenze di offerta, mentre le patate hanno registrato un aumento del 10%. D’altra parte, la frutta e la verdura hanno mostrato andamenti meno gravi, con un incremento della frutta del 3% e una lieve diminuzione per la verdura.

Variazioni specifiche e tendenze

Tra le varietà di frutta, si è segnalato un calo netto per limoni e lime, con una diminuzione dei prezzi addirittura del 48%. In contrasto, la frutta proveniente da climi subtropicali e tropicali ha visto una crescita significativa, con un incremento del 51%. Per quanto riguarda la verdura, i prezzi di cipolle e pomodori sono scesi rispettivamente del 46% e del 27%, mentre i prezzi di legumi freschi e cavolfiori hanno mostrato un aumento rispettivo del 39% e del 35%. Queste oscillazioni di prezzo evidenziano un mercato agricolo in continua evoluzione, influenzato sia dalle condizioni di mercato che dalle dinamiche stagionali.

variazione dei costi degli input agricoli

Riduzione dei costi produttivi

Anche gli input non correlati agli investimenti hanno mostrato variazioni significative. I prezzi di fertilizzanti e ammendanti hanno subito un deciso calo del 19%, mentre quelli dei mangimi per animali sono diminuiti del 13%. Già da tempo gli agricoltori si sono trovati a dover affrontare sfide correlate ai costi di produzione, e queste diminuzioni potrebbero avere effetti sul bilancio complessivo delle aziende agricole nell’UE.

Risultati nei vari Stati membri

Le fluttuazioni dei prezzi non sono uniformi in tutta l’Unione Europea. I cali più marcati sono stati registrati in alcuni paesi come Ungheria , Polonia e Repubblica Ceca . In opposizione, gli incrementi più corposi dei prezzi sono stati osservati in Grecia con un aumento dell’8%, seguita da Lettonia e Cipro e Irlanda, che si attestano su un incremento del 3%. Queste informazioni mettono in evidenza la diversità della realtà agricola tra gli Stati membri, il che richiede politiche e strategie di intervento su misura per ogni contesto nazionale.

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