Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Kenneth Eugene Smith rischia di essere il primo condannato negli Stati Uniti a essere giustiziato con l’azoto
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto il tentativo di bloccare l’esecuzione di Kenneth Eugene Smith, un detenuto di 58 anni nel braccio della morte in Alabama. Smith rischia di diventare il primo condannato negli Stati Uniti – e nel mondo – a essere giustiziato con l’azoto. Secondo i legali del detenuto, questa punizione è considerata “inusuale e crudele”. L’esecuzione è prevista entro trenta ore dalla decisione della Corte Suprema.
Le preoccupazioni riguardo all’uso dell’azoto come metodo di esecuzione
L’uso dell’azoto come metodo di esecuzione potrebbe causare sofferenze aggiuntive al condannato. I legali di Smith hanno annunciato di presentare un altro appello alla Corte Suprema nella speranza di fermare l’esecuzione. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha definito questa pratica come potenzialmente equivalente a tortura o altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti.
L’inalazione di azoto puro provoca il collasso delle cellule e porta alla morte. Tuttavia, i medici hanno sollevato preoccupazioni riguardo a possibili incidenti catastrofici, come convulsioni violente o la sopravvivenza in stato vegetativo. L’Alabama e altri due Stati americani hanno adottato l’uso dell’azoto come metodo alternativo alle iniezioni letali, a causa della difficoltà nel reperire i farmaci necessari per le iniezioni.
Il caso di Kenneth Eugene Smith e la sua condanna per omicidio
Smith è stato condannato per l’omicidio di Elisabeth Sennett nel 1989. L’Alabama aveva già tentato di giustiziarlo con un’iniezione letale due anni fa, ma l’esecuzione non è stata possibile a causa della difficoltà nel trovare una vena adatta per l’inoculazione dei farmaci. Smith è stato uno dei due sicari incaricati di uccidere Sennett su commissione. L’omicidio è stato organizzato dal marito della vittima, che si è suicidato prima di essere arrestato. L’esecuzione dell’altro sicario è avvenuta nel 2010.
Gli avvocati di Smith hanno presentato un ricorso alla Corte Suprema dello Stato, sostenendo che sottoporre il condannato a più tentativi di esecuzione viola l’ottavo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che vieta punizioni “crudeli e inusuali”. Tuttavia, la Corte Suprema ha respinto l’appello. Il metodo dell’azoto è stato definito “il più umano mai concepito” dal procuratore generale dello Stato dell’Alabama, Steve Marshall.
Nonostante i rischi potenziali, il consigliere spirituale di Smith, il reverendo Jeff Hood, ha dichiarato che preferirebbe rischiare la vita piuttosto che rinunciare ad assistere all’esecuzione. L’Alabama ha uno dei più alti tassi di esecuzioni pro capite negli Stati Uniti, con 165 persone attualmente nel braccio della morte. Negli ultimi anni, lo Stato ha avuto tre tentativi falliti di iniezione letale in cui i detenuti sono sopravvissuti.