Prime assunzioni: supporto formazione e lavoro, 11mila opportunità

Prime assunzioni supporto for Prime assunzioni supporto for
Prime assunzioni: supporto formazione e lavoro, 11mila opportunità - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2024 by Redazione

Quasi 11mila assunzioni e 24mila indennità mensili di 350 euro

Il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), strumento di attivazione al lavoro avviato il 1 settembre, ha registrato finora quasi 11mila assunzioni e 24mila indennità mensili di 350 euro. Secondo il ministro del Lavoro, Marina Calderone, 4.100 persone stanno frequentando i corsi di formazione regionali, 2.600 hanno fatto l’orientamento specialistico per l’attivazione al lavoro e 1.600 sono state coinvolte in progetti di attività collettiva promossi dai comuni.

160mila iscritti, ma solo un terzo sono ex percettori del Reddito di cittadinanza

Finora, circa 160mila persone si sono iscritte al Sfl, ma solo un terzo di loro sono ex percettori del Reddito di cittadinanza. Le domande accolte sono state 56mila, con un ritmo di 6-8mila al giorno. Il Sfl è destinato a singoli componenti di nuclei familiari tra i 18 e i 59 anni che soddisfano determinati requisiti di cittadinanza, soggiorno, residenza ed economici. Tuttavia, solo il 20% dei potenziali occupabili tra i percettori del Reddito di cittadinanza ha fatto domanda per il Sfl. Il ministero del Lavoro, l’Inps e l’Anpal stanno verificando le ragioni di questa limitata adesione, considerando che molte di queste persone potrebbero aver trovato un lavoro o essere “sommersi”.

150mila offerte di lavoro e corsi di formazione ancora limitati

Dal settembre scorso, sono state pubblicate 150mila offerte di lavoro sulla piattaforma Siisl (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa). Tuttavia, la partecipazione ai corsi di formazione gestiti dalle regioni è ancora limitata. Alcune regioni del Centro Sud, come il Molise, la Basilicata, la Sardegna, la Puglia e la Sicilia, sono molto indietro nell’avvio dei corsi, alcune addirittura a quota zero. D’altra parte, al Centro-Nord, dove la disoccupazione è più bassa (Emilia Romagna, Toscana, Veneto, ad esempio), si fatica a formare classi a causa del basso numero di iscritti. Il ministero del Lavoro sta cercando di coinvolgere di più i privati, attraverso le Agenzie per il lavoro, ma ci sono vincoli normativi dell’Unione Europea che limitano questa possibilità.

Keep Up to Date with the Most Important News

By pressing the Subscribe button, you confirm that you have read and are agreeing to our Privacy Policy and Terms of Use
Change privacy settings
×