Primo caso di peste suina nel Piacentino: abbattimento di un intero allevamento previsto

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Primo caso di peste suina nel Piacentino: abbattimento di un intero allevamento previsto - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi

Un caso allarmante di peste suina africana è stato registrato nel Piacentino, precisamente nel comune di Pontedellolio. Secondo il quotidiano locale “Libertà“, questo singolo caso di positività ha portato all’immediata decisione di abbattere gli esemplari di un allevamento, che comprende centinaia di capi. La situazione desta preoccupazione anche per le normative di sicurezza che regolano la gestione della malattia.

Il quadro epidemiologico della peste suina

Focolai recenti in Italia

Recenti comunicazioni ministeriali hanno segnalato un incremento dei casi di peste suina in diverse località italiane, incluse Trecate , Besate , Mortara , Gambolò e Vernate . La circolare ministeriale evidenzia che dal 26 luglio sono stati confermati sei nuovi focolai. Il caso nel Piacentino si aggiunge a questo quadro critico, indicando una diffusione preoccupante della malattia tra gli allevamenti in Lombardia e Piemonte.

Il caso specifico di Pontedellolio

Il caso di Pontedellolio è stato confermato il 30 luglio, a seguito delle analisi condotte inizialmente dall’Istituto Zooprofilattico di Modena e successivamente validate dal Centro Nazionale di Perugia, dopo il ritrovamento di un maiale morto. Questo conferma l’esistenza di un focolaio che potrebbe avere gravi conseguenze non solo per l’allevamento coinvolto, ma anche per la salute degli altri allevamenti e il settore suinicolo nella regione.

Misure di contenimento e abbattimento dell’allevamento

Procedure da seguire

Dopo la conferma del caso di positività, l’Osservatorio Epidemiologico della Regione, insieme all’Ausl di Piacenza, ha avviato un sopralluogo per valutare la situazione. È stata disposta l’immediata requisizione di tutti i capi dell’allevamento, che saranno abbattuti, e l’allevamento dovrà subire una bonifica completa attraverso la distruzione o la disinfezione dei materiali contaminati. Queste operazioni sono fondamentali per limitare ulteriormente la diffusione della peste suina.

Impatto per gli allevamenti circostanti

Le misure di sicurezza non riguardano solo l’allevamento direttamente colpito dalla malattia. Infatti, sono previste limitazioni rigorose per altri allevamenti nella zona, che si intensificheranno entro un raggio di 3 chilometri dal focolaio. Per un’area più ampia, di 10 chilometri, sarà attuata una sorveglianza maggiore. Tali restrizioni includono anche limitazioni negli spostamenti di animali e prodotti, per prevenire eventuali contagi.

Cause del contagio e infezioni umane

Origini del focolaio

I funzionari locali stanno cercando di capire le cause della diffusione della malattia. Secondo le dichiarazioni rilasciate, la trasmissione potrebbe essere avvenuta più facilmente attraverso l’intervento umano piuttosto che tramite incontri con cinghiali selvatici. Tuttavia, al momento non ci sono certezze definitive sulle modalità di contagio.

Preoccupazioni sanitarie

Questa situazione solleva interrogativi non solo sulla salute degli allevamenti ma anche sulla sicurezza alimentare e la protezione del settore suinicolo in Italia. La peste suina africana, se non controllata, potrebbe avere ripercussioni significative sull’economia agricola, richiedendo l’implementazione di ulteriori misure di controllo e prevenzione.

Nel rispetto delle norme di sicurezza, le autorità continuano a monitorare attentamente la diffusione della PSA, consapevoli che azioni tempestive sono cruciali per contenere eventuali focolai futuri e garantire la salute pubblica e animale.

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