Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2023 by Redazione
Commissione Europea avvia procedimento formale contro X per presunte violazioni del Digital Services Act
La Commissione Europea ha avviato un procedimento formale per valutare se X, la ex Twitter, possa aver violato il Digital Services Act (Dsa) in diverse aree legate alla gestione del rischio, alla moderazione dei contenuti, ai dark pattern, alla trasparenza della pubblicità e all’accesso ai dati per i ricercatori.
Indagine sulla diffusione di contenuti illegali e manipolazione delle informazioni
Sulla base dell’indagine preliminare condotta dalla Commissione e delle informazioni inviate da X, che riguardavano la diffusione di contenuti illegali durante gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele, è stata avviata una procedura formale di infrazione ai sensi del Dsa. L’indagine si concentra su diversi aspetti, tra cui:
Il rispetto degli obblighi del Dsa per contrastare la diffusione di contenuti illegali nell’Unione Europea, in particolare in relazione alla valutazione del rischio e alle misure di mitigazione adottate da X.
Il funzionamento dell’avviso e del meccanismo d’azione per i contenuti illegali nell’UE imposto dal Dsa, inclusa l’efficacia delle risorse di moderazione dei contenuti di X.
Inoltre, verranno valutate le misure adottate da X per combattere la manipolazione delle informazioni sulla piattaforma, in particolare per quanto riguarda la validità delle politiche che mitigano i rischi per i processi elettorali. L’indagine riguarda anche presunte carenze nell’accesso ai dati accessibili al pubblico di X per i ricercatori e nell’archivio degli annunci.
Design dell’interfaccia utente sotto esame
La Commissione Europea ha anche messo sotto la lente d’ingrandimento il design dell’interfaccia utente di X, in particolare per quanto riguarda i segni di spunta collegati a determinati prodotti in abbonamento, noti come la “spunta blu”. Questo design è stato considerato ingannevole e, se dimostrato, costituirebbe una violazione del Dsa.
La Commissione condurrà ora un’indagine approfondita su questi punti prioritariamente. Questo è il primo procedimento formale avviato dall’esecutivo dell’UE per attuare il quadro normativo orizzontale per la responsabilità delle piattaforme online, tre anni dopo la proposta di legge.
