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Processo a Bologna per la violenza subita al cimitero da una collega

Dipendente di una cooperativa di pulizie aggredita e violentata dal collega di lavoro

Una dipendente di una cooperativa di pulizie al servizio di un Comune della bassa bolognese è stata vittima di ripetute aggressioni sessuali da parte di un collega di lavoro. La donna, 48 anni, ha registrato uno degli episodi con il proprio cellulare, fornendo così una prova fondamentale per il processo che si è tenuto a Bologna. L’uomo, 64 anni, è stato accusato di violenza sessuale e successivamente licenziato.

I fatti contestati e il processo in tribunale

Gli episodi di violenza sessuale contestati al 64enne, difeso dall’avvocato Ines Loffredo, si sono verificati tra il 20 ottobre e il 4 novembre 2021. Tre di essi sono avvenuti in un magazzino comunale, mentre uno si è verificato al cimitero. Durante il corso delle sue mansioni di pulizia, la donna è stata aggredita e violentata, con l’uomo che le avrebbe detto in un’occasione: “È inutile che urli, qui non ti sente nessuno“.

La prima udienza del processo si è tenuta davanti al tribunale collegiale, durante la quale sono stati ammessi tutti i testimoni. La data del 21 maggio è stata fissata per l’inizio del dibattimento. La vittima, assistita dall’avvocato Stella Pancari, si è costituita parte civile nel processo. Anche il Comune di riferimento si è costituito parte civile, rappresentato dall’avvocato Marco Linguerri.

Le indagini e il coinvolgimento del Comune

Le indagini sulla vicenda sono state coordinate dal pm Manuela Cavallo. La polizia locale ha raccolto le prove necessarie per sostenere l’accusa di violenza sessuale nei confronti dell’aggressore. Il Comune di riferimento ha preso posizione a sostegno della vittima, costituendosi parte civile nel processo. L’ente pubblico è stato rappresentato dall’avvocato Marco Linguerri, che ha sostenuto la necessità di fare luce su quanto accaduto e di garantire giustizia per la dipendente della cooperativa di pulizie.

La vicenda di violenza sessuale sul luogo di lavoro rappresenta un grave reato che richiede un’attenzione particolare da parte delle autorità competenti. Il processo in corso a Bologna rappresenta un passo importante verso la tutela dei diritti delle vittime e la punizione dei responsabili.

Redazione

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