Processo ad Alessandro Impagnatiello: Giulia Tramontano testimone chiave

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Processo ad Alessandro Impagnatiello: Giulia Tramontano testimone chiave - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 18 Gennaio 2024 by Redazione

Alessandro Impagnatiello davanti ai giudici per l’omicidio di Giulia Tramontano

Oggi Alessandro Impagnatiello comparirà davanti ai giudici della prima corte d’Assise di Milano, insieme alla famiglia di Giulia Tramontano, per rispondere dell’accusa di omicidio aggravato della sua compagna incinta, Giulia Tramontano, al settimo mese di gravidanza. L’imputato rischia la condanna all’ergastolo. Durante la prima udienza del processo immediato, la corte presieduta da Antonella Bertoja dovrà prendere decisioni tecniche, come l’ammissione delle telecamere in aula, la scelta dei testimoni e il riconoscimento delle parti civili, oltre a fissare il calendario del processo.

L’accusa di omicidio aggravato e i dettagli del delitto

Oggi tutti gli occhi saranno puntati su Alessandro Impagnatiello, il barman accusato di omicidio aggravato per motivi futili, crudeltà, premeditazione e vincolo della convivenza. Il delitto è avvenuto la sera del 27 maggio 2023 nella loro casa a Senago, poche ore dopo che Giulia aveva incontrato l’altra donna di Impagnatiello, ignara della loro relazione ufficiale. Quella sera, l’imputato, che compirà 31 anni il prossimo marzo, ha preso un coltello da cucina e ha colpito la sua compagna con 37 coltellate al collo, alla schiena e al viso, di cui almeno nove inflitte quando la vittima era ancora viva. Successivamente, ha cercato di bruciare il corpo nella vasca da bagno, lo ha trascinato lungo le scale e lo ha nascosto in garage.

Impagnatiello è anche accusato di interruzione di gravidanza e occultamento di cadavere. Dopo essere stato fermato il 1° giugno, l’imputato ha confessato il delitto, ma ha rivelato solo parzialmente gli orrori commessi contro Giulia. Le indagini, coordinate dall’aggiunta di Milano Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo, hanno rivelato che Impagnatiello aveva effettuato ricerche su internet riguardo agli effetti del veleno per topi, che aveva somministrato alla vittima per mesi, causando danni anche al feto. La procura ritiene che ci sia stata una premeditazione, evidenziata anche da altre ricerche sul tentativo di pulire tutto, come ad esempio “ceramica bruciata vasca da bagno”.

La difesa e la lista dei testimoni

La difesa di Impagnatiello ha poche armi a disposizione. La sua lista di testimoni è composta solo da due nomi: lo psichiatra Raniero Rossetti e la psicologa Silvana Branciforti. Questo suggerisce che durante il processo potrebbe essere richiesta una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e volere di Impagnatiello al momento del delitto.

Dall’altra parte, l’avvocato Giovanni Cacciapuoti, che rappresenta la famiglia Tramontano – composta dalla madre Loredana, il padre Franco e i fratelli Chiara e Mario – ha già contattato due psichiatri, Salvatore De Feo e Diana Galletta, in caso di necessità per rispondere alle mosse della difesa. La lista proposta dalla procura è invece molto più lunga e comprende i carabinieri che hanno condotto le indagini, così come i parenti delle due parti coinvolte nel processo.

In aula oggi ci saranno Alessandro Impagnatiello e la famiglia della 29enne uccisa il 27 maggio del 2023 a Senago mentre era al settimo mese di gravidanza.

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