Processo ‘Case popolari’: 27 rinvii a giudizio e 16 proscioglimenti a Reggio Calabria

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Processo 'Case popolari': 27 rinvii a giudizio e 16 proscioglimenti a Reggio Calabria - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 8 Giugno 2024 by Giordana Bellante

‘udienza preliminare del processo ‘Case popolari’ si è conclusa con il rinvio a giudizio di 27 imputati e il proscioglimento di 16 persone, tra cui l’ex dirigente dell’Aterp di Reggio Calabria, Eugenia Rita Minicò. ‘indagine, condotta dalla Dda di Reggio Calabria, riguarda presunti illeciti nella gestione delle assegnazioni delle case popolari da parte dell’Aterp, l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica.

Proscioglimenti e revoche delle misure cautelari

Tra i prosciolti, oltre a Eugenia Rita Minicò, accusata di concorso esterno in associazione mafiosa e di altri reati, figura anche Annunziato Tripodi. Per entrambi, il gup Vincenzo Quaranta ha revocato la misura cautelare che era stata disposta lo scorso febbraio. Eugenia Rita Minicò è stata prosciolta per tutti i reati per i quali era indagata, ad eccezione di una corruzione per la quale è stata dichiarata la prescrizione. La formula utilizzata per il proscioglimento è stata “perché il fatto non sussiste”.

Altri imputati prosciolti nel processo sono Roberto Franco, Carmela Morabito, Domenico Morabito, Giovanni Marcianò, Paola Costantino, Domenico Alvaro, Carmelo Caminiti, Irina Kandyba, Donatello Canzonieri, Orsola Di Lollo, Giovanni Palillo, Filippo Arabesco, Maddalena Anna Cuzzola e Debora Arabesco.

Rinvii a giudizio e accuse di associazione mafiosa

Tra i 27 rinviati a giudizio, spicca il nome di Carmelo Murina, boss della ‘ndrangheta di 60 anni, già detenuto per altra causa, e il cognato, Giuseppe Agostino, di 54 anni. Entrambi sono accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso. Secondo la Procura e i carabinieri che hanno condotto le indagini, la ‘ndrangheta sarebbe stata coinvolta nel mercato illegale degli alloggi popolari, assegnati a persone non aventi diritto.

Oltre a Murina e Agostino, sono stati rinviati a giudizio anche tre dipendenti comunali, tra cui Antonio Nucera, in servizio nel settore Lavori pubblici del Comune di Reggio Calabria. Nucera è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.

Il processo ‘Case popolari’ ha così delineato un quadro complesso di presunte illegalità nella gestione delle assegnazioni delle case popolari a Reggio Calabria, coinvolgendo figure istituzionali, criminali e semplici cittadini. La prossima fase del processo sarà il dibattimento, durante il quale i giudici saranno chiamati a valutare le prove raccolte dalla Procura e a emettere una sentenza definitiva.

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