Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Sentenza di prescrizione per Renato Schifani nel caso Montante
Il tribunale di Caltanissetta, presieduto dal giudice Francesco D’Arrigo, ha emesso una sentenza di prescrizione per il presidente della Regione Renato Schifani nel caso Montante. Schifani, difeso dagli avvocati Roberto Tricoli e Sonia Costa, non dovrà rispondere dei reati di concorso esterno in associazione a delinquere e rivelazione di segreti d’ufficio.
Accettata la prescrizione da parte di Schifani
Renato Schifani ha accettato la sentenza di prescrizione emessa dal tribunale di Caltanissetta. Questo significa che i reati di cui era accusato sono stati dichiarati prescritti e non dovrà affrontare un processo. La decisione di accettare la prescrizione è stata presa in accordo con i suoi avvocati, Roberto Tricoli e Sonia Costa.
Prescrizione anche per Angelo Cuva e Andrea Cavacece
Oltre a Renato Schifani, anche il professore Angelo Cuva e il caporeparto dell’Aisi Andrea Cavacece hanno visto i reati a loro carico dichiarati prescritti. La sentenza emessa dal tribunale di Caltanissetta riguarda il caso Montante e rappresenta un’importante svolta nel processo. La prescrizione significa che i reati sono stati commessi troppo tempo fa e non possono più essere perseguiti legalmente.
La sentenza di prescrizione emessa dal tribunale di Caltanissetta ha concluso il caso Montante per Renato Schifani, Angelo Cuva e Andrea Cavacece. Questa decisione rappresenta un punto di svolta nel processo e pone fine alle accuse di concorso esterno in associazione a delinquere e rivelazione di segreti d’ufficio.