Processo per la strage di piazza della Loggia: richiesta di prescrizione del reato per l'imputato minorenne all'epoca dei fatti - Occhioche.it
Un nuovo capitolo si apre nella vicenda giudiziaria legata alla strage di piazza della Loggia, avvenuta a Brescia nel 1974, con l’inizio del processo davanti al tribunale dei minori per Marco Toffaloni, all’epoca dei fatti non ancora diciassettenne e ritenuto uno degli esecutori materiali dell’attentato di matrice fascista. Toffaloni, oggi residente in Svizzera dove ha cambiato nome, non era presente all’udienza preliminare e neppure in quella odierna, durante la quale i giudici si sono ritirati in camera di consiglio per valutare le eccezioni della difesa, tra cui la richiesta di prescrizione del reato.
*”La difesa chiede la prescrizione del reato”*
La richiesta di prescrizione del reato avanzata dalla difesa di Toffaloni è stata al centro della prima udienza del processo. legali dell’imputato hanno sostenuto che il reato di strage, per il quale Toffaloni è accusato, sia ormai prescritto a causa del trascorrere del tempo. La prescrizione è un istituto giuridico che prevede l’estinzione del reato a seguito del decorso di un determinato periodo di tempo, stabilito dalla legge, dal momento in cui il reato è stato commesso. Tuttavia, la richiesta di prescrizione non è sempre automatica e deve essere valutata dal giudice in base alle specifiche circostanze del caso.
*”‘imputato Toffaloni assente in aula”*
Toffaloni, che oggi vive in Svizzera sotto un’altra identità, non era presente in aula durante l’udienza. La sua assenza non è una novità, dato che l’imputato non si era presentato neppure all’udienza preliminare. La sua posizione è stata stralciata dal processo principale, che si è concluso lo scorso luglio con la condanna all’ergastolo di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, ritenuti gli organizzatori della strage. Toffaloni, invece, è stato rinviato a giudizio davanti al tribunale dei minori in quanto minorenne all’epoca dei fatti.
*”La strage di piazza della Loggia: un attentato di matrice fascista”*
La strage di piazza della Loggia è stata uno degli episodi più drammatici e sanguinosi della strategia della tensione, la stagione di attentati e violenze di matrice neofascista che ha insanguinato l’Italia negli anni ’70. Il 28 maggio 1974, durante una manifestazione antifascista indetta dai sindacati, una bomba esplose in piazza della Loggia a Brescia, causando la morte di otto persone e il ferimento di altre 102. ‘attentato fu rivendicato da un gruppo neofascista, Ordine Nuovo, ma le indagini si rivelarono subito complesse e difficili, a causa delle numerose depistaggi e dei legami tra gli ambienti neofascisti e i servizi segreti.
*”Il processo per la strage di piazza della Loggia: una lunga e tortuosa vicenda giudiziaria”*
La vicenda giudiziaria legata alla strage di piazza della Loggia si è rivelata lunga e tortuosa, con numerosi processi e sentenze che si sono susseguiti negli anni. Il primo processo si concluse nel 1985 con la condanna di quattro persone, tra cui Delfo Zorzi e Pino Rauti, esponenti di spicco di Ordine Nuovo. Tuttavia, nel 1990 la Corte di Cassazione annullò la sentenza e dispose un nuovo processo, durante il quale emersero nuovi elementi e testimonianze che portarono alla condanna di altri imputati, tra cui Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte. La sentenza definitiva è arrivata lo scorso luglio, quando la Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per Maggi e Tramonte.
*”Il processo a Toffaloni: le prossime udienze”*
Il processo a Toffaloni davanti al tribunale dei minori di Brescia è solo l’ultimo capitolo di questa lunga e tortuosa vicenda giudiziaria. La prossima udienza è stata fissata per il 12 febbraio, quando i giudici si pronunceranno sulla richiesta di prescrizione avanzata dalla difesa. Nel caso in cui la richiesta venisse respinta, il processo proseguirà con l’audizione dei testimoni e la discussione delle parti. Tuttavia, la possibilità che Toffaloni possa essere condannato appare remota, a causa del trascorrere del tempo e delle difficoltà nell’acquisire prove e testimonianze.
*”La strage di piazza della Loggia: una ferita ancora aperta”*
La strage di piazza della Loggia rimane una ferita ancora aperta nella memoria collettiva del nostro Paese, non solo per il numero di vittime e la violenza dell’attentato, ma anche per le numerose zone d’ombra e i depistaggi che hanno caratterizzato le indagini e i processi. La vicenda giudiziaria legata alla strage rappresenta un esempio emblematico dei limiti e delle contraddizioni del nostro sistema giudiziario, ma anche della difficoltà di fare i conti con un passato ancora doloroso e controverso. La richiesta di prescrizione del reato per Toffaloni, se accolta, rappresenterebbe un altro passo indietro nella ricerca della verità e della giustizia per le vittime e i loro familiari.
Roma, 10 marzo 2025 – Un passo avanti verso una gestione più sostenibile dell’ASP San…
Dal 14 marzo si riaccendono le luci sul parco del cinema Dal 14 marzo 2025,…
Dati preoccupanti: boom di gonorrea, sifilide e clamidia L’incremento delle infezioni sessualmente trasmissibili tra i…
Un evento speciale al Reale Yacht Club Canottieri Savoia per celebrare le donne L’8 marzo,…
Un riconoscimento che premia un territorio d’eccellenza I Castelli Romani sono stati proclamati Città Italiana…
Un evento carico di emozione e altruismo ha avuto luogo al Monnalisa Bistrot di San…