Ultimo aggiornamento il 12 Aprile 2024 by Francesca Monti
Un’inchiesta che coinvolge Daniela Santanchè, ex presidente di Visibilia Editore fino al gennaio 2022, ha visto la chiusura da parte della Procura di Milano in vista della richiesta di processo. I pm Marina Gravina, Luigi Luzi e Laura Pedio hanno contestato il falso in bilancio alla ministra del Turismo.
Indagati e società coinvolte
I venti indagati nell’ambito dell’inchiesta coinvolgono anche altre figure legate a Santanchè, come la sorella Fiorella Garnero, la nipote Silvia Garner, il compagno Dimitri Kunz e l’ex compagno Canio Mazzaro. Anche tre società, Visibilia Editore spa, Visibilia Editrice srl e Visibilia srl in liquidazione, sono coinvolte per responsabilità amministrativa degli enti.
Accuse di bancarotta e falso in bilancio
La bancarotta, contestata inizialmente alla ministra del Turismo insieme al falso in bilancio per il caso Visibilia, è stata stralciata dal procedimento principale poiché nessuna delle società del gruppo è fallita. I pm prevedono una probabile richiesta di archiviazione per questo reato. Nel frattempo, Santanchè è accusata di truffa aggravata all’Inps per la gestione della cassa integrazione durante il periodo del Covid.
Visibilia Editore in crisi finanziaria
Visibilia Editore è finita in amministrazione giudiziaria su disposizione del Tribunale civile di Milano a causa di irregolarità e un potenziale inquinamento nei bilanci, senza più dipendenti e con una società esterna gestita principalmente da Santanchè. I bilanci al 31 dicembre 2022 e al 30 giugno 2023 non risultano essere correttamente predisposti, come segnalato nell’ispezione condotta dai pm.
Accuse di falsificazione nei bilanci
Daniela Santanchè e altri ex amministratori di Visibilia Editore sono accusati di aver esposto fatti non rispondenti al vero nei bilanci di esercizio della società tra il 2016 e il 2022 per ottenere un ingiusto profitto. Le indagini della Procura di Milano contestano a 15 indagati, tra cui Santanchè, di aver esposto fatti materiali rilevanti non veritieri, al fine di ottenere vantaggi economici.
Reazioni politiche a seguito delle indagini
Partiti come il PD e il M5S attaccano la ministra Santanchè dopo le recenti sviluppi delle indagini. Si chiedono le dimissioni della ministra e si sottolinea l’importanza di agire nel rispetto delle regole e della credibilità istituzionale. Secondo i parlamentari, la questione è politica oltre che giudiziaria, evidenziando la necessità di coerenza e responsabilità nel governo del paese.
In conclusione, le indagini su Visibilia e le accuse a Daniela Santanchè continuano a generare tensioni e richieste di chiarimenti da parte della classe politica, ponendo l’accento sull’etica e la trasparenza nelle attività imprenditoriali e istituzionali.