Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2024 by Redazione
Sequestrato quadro attribuito a Rutilio Manetti: consulenza richiesta dagli inquirenti
Dopo il sequestro probatorio effettuato ieri dai carabinieri, su delega della Procura di Macerata, del quadro attribuito a Rutilio Manetti, Seicento senese, intitolato “La Cattura di San Pietro” e appartenente al sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, gli inquirenti hanno annunciato che chiederanno una consulenza sull’opera. Secondo quanto si apprende, il dipinto era stato visionato da alcuni esperti su richiesta dello stesso Sgarbi, prima del sequestro. Tuttavia, al momento, questa attività peritale di parte non è ancora stata formalizzata in un documento ufficiale da mettere a disposizione degli investigatori. Nell’ambito dell’indagine condotta dai pm marchigiani, il sottosegretario è accusato di riciclaggio dei beni culturali.
Una consulenza per fare luce sull’opera sequestrata
La richiesta di una consulenza sull’opera attribuita a Rutilio Manetti, “La Cattura di San Pietro”, è stata avanzata dagli inquirenti dopo il sequestro probatorio effettuato dai carabinieri su delega della Procura di Macerata. Questo quadro, di proprietà del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, è stato oggetto di una visione preliminare da parte di alcuni esperti su richiesta dello stesso Sgarbi, prima del sequestro. Tuttavia, al momento, non esiste ancora un documento ufficiale che riporti le conclusioni di questa attività peritale di parte. Gli inquirenti intendono quindi avvalersi di una consulenza indipendente per fare luce sull’opera e valutarne l’autenticità.
Accuse di riciclaggio dei beni culturali per il sottosegretario alla Cultura
Nell’ambito dell’indagine condotta dai pm marchigiani, il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi è stato accusato di riciclaggio dei beni culturali. Il sequestro probatorio del quadro attribuito a Rutilio Manetti, “La Cattura di San Pietro”, avvenuto ieri su delega della Procura di Macerata, fa parte delle indagini in corso. Secondo quanto emerso, il dipinto era di proprietà di Sgarbi e era stato visionato da alcuni esperti su sua richiesta, prima del sequestro. Tuttavia, al momento, non esiste ancora un documento ufficiale che riporti le conclusioni di questa attività peritale di parte. Gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza sulla vicenda, avvalendosi di una consulenza indipendente sull’opera sequestrata.