Progetto mPOW: Al Teatro Porta Portese di Roma si Presentano i Risultati di Due Anni di Sperimentazione

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Progetto mPOW: Al Teatro Porta Portese di Roma si Presentano i Risultati di Due Anni di Sperimentazione - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 by Redazione

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Il progetto europeo mPOW, che ha coinvolto ragazzi di diversi Centri Diurni della ASL Roma 3, si è recentemente concluso dopo due anni di attività e scambi internazionali. L’iniziativa ha visto la partecipazione di giovani provenienti da Italia, Portogallo, Repubblica Ceca e Finlandia, affrontando le problematiche legate al disagio giovanile e alle difficoltà nel trovare un posto nella società. I risultati del progetto verranno presentati al Teatro Porta Portese di Roma il 20 settembre.

presentazione del progetto mPOW

L’origine e gli obiettivi di mPOW

mPOW è un’iniziativa europea finanziata dall’Unione Europea, progettata per sviluppare metodologie di lavoro innovative volte a sostenere i giovani NEET, ovvero quei ragazzi che non sono né inseriti in percorsi di studio né lavorativi. Questa categoria, a rischio di esclusione sociale, include anche giovanissimi afflitti da problemi di salute mentale. All’interno di questo contesto, la ASL Roma 3 ha aderito al progetto nel 2022 in collaborazione con la Cooperativa Il Grande Carro, coinvolgendo utenti dei Centri di Salute Mentale situati nei Municipi XI e XII di Roma.

L’iniziativa ha registrato la partecipazione di quasi 400 giovani a livello europeo, mettendo a disposizione ai ragazzi opportunità di confronto e crescita che tradizionalmente non avrebbero avuto accesso. La condivisione di esperienze tra giovani di diverse nazioni ha permesso di affrontare tematiche di notevole rilevanza sociale e di costruire una rete di supporto tra coetanei.

Il coinvolgimento dei giovani e le esperienze internazionali

Nel mese di aprile, un gruppo di ragazzi e dei loro educatori ha avuto l’occasione di visitare Ostrawa, in Repubblica Ceca, dove hanno interagito con giovani finlandesi e portoghesi. Questi scambi hanno aperto la porta a conversazioni su esperienze di vita, sfide quotidiane e modalità di affrontare le difficoltà legate al disagio giovanile. La possibilità di apprendere dai coetanei e di mettere in discussione i propri punti di vista è stata fondamentale per stimolare il confronto e il dialogo.

Viviana Muccini, psicologa della ASL Roma 3, ha sottolineato l’impatto positivo che queste interazioni hanno avuto sul gruppo, contribuendo a costruire un senso di appartenenza e di autovalutazione tra i partecipanti. Le esperienze vissute all’estero hanno consentito ai ragazzi di spingersi al di là delle loro zone di conforto, incoraggiandoli a riconoscere le proprie capacità e a prendere coscienza di quanto possano essere utili in contesti diversi.

risultati e impatto del progetto

Raccolta di opinioni e suggerimenti

Durante gli incontri di mPOW, sono stati raccolti numerosi feedback dai professionisti e dai ragazzi coinvolti nel progetto. Queste informazioni sono servite a tracciare un bilancio delle esperienze e ad analizzare le modalità operative più efficaci nella gestione del disagio giovanile. La capacità di dialogare con esperti di altre nazioni ha portato a un arricchimento reciproco in termini di competenze e conoscenze, creando un ambiente di lavoro collaborativo.

Il progetto ha anche messo in luce l’importanza di offrire ai giovani un percorso di ascolto e di integrazione, che va oltre il tradizionale supporto psico-sociale. Il gruppo di operatori, costantemente a contatto con i giovani, ha avuto la possibilità di riflettere sulle proprie pratiche e di apprendere dai risultati condivisi. Con questo approccio, mPOW ha contribuito a promuovere una cultura del supporto e della valorizzazione delle potenzialità individuali.

Creazione di un libro sulle buone pratiche

Uno dei risultati più significativi del progetto è la realizzazione di un libro che raccoglie le buone pratiche emerse dal lavoro con i giovani adulti. Questo volume si propone di documentare le esperienze e le metodologie più efficaci nel supportare coloro che si trovano a vivere in una condizione di precarietà e incertezza. L’obiettivo è di rendere tali pratiche accessibili a educatori, operatori e professionisti del settore, affinché possano essere replicate e adattate a contesti diversi.

i centri diurni della ASL roma 3

Offerta e servizi

I Centri Diurni della ASL Roma 3, che includono strutture come Brisse, Cantiere 24, Monteverde, Mazzacurati, il Centro Diurno di Fiumicino e quello del Municipio X, sono attivi nel supporto ai giovani con disagio mentale fino ai 35 anni. Con un’affluenza media di circa 80 pazienti all’anno per ogni centro, le strutture offrono una gamma di servizi cofinanziati dall’Assessorato Politiche Sociali e Salute di Roma Capitale.

Le attività promosse all’interno di questi centri si concentrano sul potenziamento delle abilità sociali, l’accompagnamento nel percorso di studio e la preparazione al mondo del lavoro. Grazie al progetto mPOW e ad altre iniziative simili, i giovani possono lavorare su se stessi e sulle proprie potenzialità, trovando un percorso che li conduca verso l’inclusione sociale e professionale.

La presentazione dei risultati di mPOW rappresenta un importante passo avanti per la valorizzazione delle esperienze giovanili, destinato a stimolare ulteriori iniziative di supporto e opportunità per i giovani in difficoltà. La sinergia tra le istituzioni e le cooperative è fondamentale per costruire un futuro migliore per i ragazzi che affrontano sfide quotidiane.

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