Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2024 by Redazione
Un’iniziativa innovativa mira a favorire il reinserimento di detenuti ed ex detenuti nel mondo del lavoro attraverso l’agricoltura sociale. Presentato al Meeting di Rimini, il progetto ‘Ripartiamo dalla nostra terra’ rappresenta una sinergia tra Confagricoltura, JTI Italia e Caritas. Questa collaborazione offre a quindici individui l’opportunità di partecipare a un percorso formativo attraverso il lavoro agricolo, contribuendo alla gestione di un’azienda agricola.
I dettagli del progetto ‘Ripartiamo dalla nostra terra’
Il progetto ‘Ripartiamo dalla nostra terra’ si propone di attivare sei tirocini formativi e lavorativi, concepiti per permettere ai partecipanti di acquisire competenze pratiche e teoriche nel settore agricolo. Gli stage si tengono presso il complesso residenziale ‘Casale del Melagrano’ a Castrolibero, in provincia di Cosenza. I partecipanti sono coinvolti in ogni fase dell’attività agricola: dalla semina alla raccolta, dall’allevamento di animali alla lavorazione e confezionamento dei prodotti, fino alla loro commercializzazione.
Il programma è pensato per fornire un supporto concreto ai destinatari, il cui lavoro viene supervisionato da un team multidisciplinare, composto da psicologi, educatori ed esperti del settore agricolo. Questa rete di professionisti ha come obiettivo quello di facilitare il percorso di reintegrazione sociale dei partecipanti, contribuendo non solo alla loro formazione professionale, ma anche al loro benessere psicologico e sociale.
Agricoltura e sostenibilità: i valori alla base dell’iniziativa
L’iniziativa si fonda su valori chiave come agricoltura e sostenibilità, della quale si riconosce l’importanza sia sul piano ambientale che sociale ed economico. Lorenzo Fronteddu, corporate affairs & communication director di JTI Italia, ha affermato che l’agricoltura rappresenta un settore vitale per la società, capace di promuovere progetti sociali significativi. “Investiamo da sempre nel mondo agricolo, nella filiera tabacchicola italiana, una filiera di eccellenza, e allo stesso tempo riusciamo a restituire alla società in cui operiamo tramite progetti sociali”, ha dichiarato Fronteddu durante la presentazione del progetto.
La sostenibilità è vista come un valore integrato, cruciale nel contesto attuale, dove è fondamentale promuovere sia la tutela dell’ambiente sia il miglioramento delle condizioni sociali. Quest’iniziativa rappresenta un passo importante verso la creazione di opportunità di lavoro in ambito agricolo, facilitando al contempo il reinserimento di persone che hanno compiuto percorsi di detenzione.
Una presentazione significativa al Meeting di Rimini
La presentazione dell’iniziativa al Meeting di Rimini ha messo in luce la rilevanza sociale del progetto e il suo valore come piattaforma per la promozione dell’individuo nella società. Il Meeting, in quanto spazio di dialogo e confronto, rappresenta un’opportunità ideale per presentare iniziative che affrontano questioni sociali e promuovono il benessere delle persone.
Fronteddu ha sottolineato l’importanza di utilizzare l’agricoltura come strumento di promozione individuale, evidenziando come il progetto non si limiti semplicemente a fornire un’occupazione, ma cerchi di garantire un percorso di crescita personale e professionale. “Questo è un progetto che ha tutte le caratteristiche per parlare di promozione dell’individuo all’interno della società”, ha concluso il manager.
Questa iniziativa, dunque, non solo si distingue per il suo approccio pratico al reinserimento sociale, ma rappresenta anche un esempio di come la collaborazione tra enti pubblici e privati possa generare progetti di valore ambivalente, sostenendo tanto l’economia locale quanto il benessere dei cittadini.