Prosegue il commissariamento del Centro di Permanenza Rimpatri di Via Corelli a Milano

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Prosegue il commissariamento del Centro di Permanenza Rimpatri di Via Corelli a Milano - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2024 by Giordana Bellante

Il giudice Luigi Iannelli, del tribunale di Milano, ha deciso di prorogare di tre mesi il commissariamento del Centro di Permanenza Rimpatri di via Corelli, protratto fino a settembre. Questa misura era stata attuata lo scorso 13 dicembre a seguito di un’inchiesta condotta dai magistrati Giovanna Cavalleri e Paolo Storari, che aveva portato al sequestro del ramo d’azienda della Martinina Srl, società operante nel settore e con sede a Salerno.

Condizioni disumane e indagini giudiziarie

Le indagini svolte riguardanti frodi in pubbliche forniture e turbative d’asta avevano rivelato, già all’inizio di dicembre, le atroci condizioni in cui versavano i migranti ospitati nel Centro. I controlli effettuati dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza avevano evidenziato situazioni disumane e infernali, quali cibo contaminato da vermi, mancanza di interpreti, eccessivo ricorso a psicofarmaci, letti e servizi igienici in condizioni precarie, solo per citarne alcuni.

Chiusura delle indagini e richiesta di rinvio a giudizio

Recentemente, la Procura ha concluso le indagini e avanzato la richiesta di giudizio per i due amministratori effettivi della Srl, Alessandro Forlenza e Consiglia Caruso, oltre che per la società stessa, coinvolta in base alla legge sulla responsabilità degli enti.

Il Centro di Permanenza Rimpatri di Milano, una volta convalidato il sequestro lo scorso 21 dicembre con i termini di commissariamento fino a fine giugno, è stato affidato a un amministratore giudiziario, il dottor Giovanni Falconieri. Entro settembre, quest’ultimo dovrà presentare una relazione dettagliata sulle attività svolte per migliorare le condizioni del Cpr, seguita da un’udienza davanti al giudice, il quale si pronuncerà sulla revoca o meno del commissariamento.

Resta quindi alta l’attenzione su questa vicenda che vede coinvolti aspetti umanitari, legali e giuridici. Seguiranno aggiornamenti in merito alle decisioni e sviluppi della situazione.

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