Protesta di Israele per la dichiarazione deplorevole di Parolin - avvisatore.it
Il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, ha suscitato la protesta di Israele con le sue dichiarazioni sulla situazione nella Striscia di Gaza. Parolin ha definito l’operazione israeliana come una “carneficina” e ha messo in discussione la proporzionalità dell’invocato diritto alla difesa. In risposta, l’ambasciata d’Israele presso la Santa Sede ha emesso un comunicato in cui definisce le parole di Parolin come “deplorevoli” e sottolinea che giudicare la legittimità di una guerra senza considerare tutte le circostanze porta a conclusioni errate. L’ambasciata ribadisce che la responsabilità della morte e della distruzione a Gaza ricade interamente su Hamas.
Secondo l’ambasciata israeliana, Gaza è stata trasformata da Hamas nella più grande base terroristica mai vista. Ogni infrastruttura civile, inclusi ospedali, scuole e luoghi di culto, è stata utilizzata da Hamas per i suoi piani criminali. L’ambasciata sottolinea che la popolazione civile locale ha attivamente sostenuto questo progetto e ha partecipato all’invasione non provocata del territorio israeliano, commettendo crimini di guerra come omicidi, violenze e sequestri di civili. L’ambasciata afferma che le operazioni dell’esercito israeliano si svolgono nel pieno rispetto del diritto internazionale e che la proporzione di vittime civili rispetto ai militanti di Hamas è molto più bassa rispetto ad altre guerre o operazioni militari passate.
L’ambasciata israeliana conclude il comunicato affermando che la responsabilità della morte e della distruzione a Gaza ricade interamente su Hamas e solo su Hamas. L’ambasciata sottolinea che spesso si dimentica questo fatto e si punta il dito contro Israele senza considerare il quadro generale. L’ambasciata invita gli osservatori obiettivi a considerare tutte le circostanze e i fatti prima di trarre conclusioni affrettate. L’ambasciata afferma che condannare il massacro del 7 ottobre non è sufficiente e che è necessario considerare il diritto di Israele all’esistenza e all’autodifesa come un atto dovuto, nel contesto generale della situazione.
Il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, ha affermato che il diritto alla difesa invocato da Israele per giustificare l’operazione nella Striscia di Gaza non è proporzionato, soprattutto considerando il numero di morti. Parolin ha sottolineato la necessità di trovare altre soluzioni per risolvere il problema di Gaza e della Palestina. Ha definito la situazione come una “carneficina” e ha esortato a non perdere la speranza.
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