Ultimo aggiornamento il 29 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Nel cuore di Roma, il Municipio VII si erge come escenario di una crescente insoddisfazione tra i residenti per le incessanti interruzioni dell’acqua. La manifestazione pacifica, programmata per il 5 settembre alle 19 presso Villa Lazzaroni, rappresenta un appello concreto ai rappresentanti istituzionali e alla società Acea, accusati di non aver preso la giusta considerazione delle lamentele degli abitanti. Con pentole, padelle e piatti, i cittadini intendono far sentire la loro voce in una protesta che unisce il disagio sociale all’urbanistica cittadina.
Una manifestazione per la giustizia idrica
La voce dei residenti
I cittadini del quartiere Appio e delle zone limitrofe si sono uniti in uno sforzo collettivo per affrontare il problema dell’acqua, che da tempo affligge i palazzi della zona. “Nessuno ha saputo risolvere il problema” sottolineano disperati i residenti, evidenziando che l’unica spiegazione ricevuta è che le colpe siano da attribuire agli impianti obsoleti degli edifici, che evidentemente hanno funzionato per 60 anni senza problemi. Stanchi e frustrati, chiedono un intervento attivo da parte delle autorità competenti: il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il presidente del Municipio VII, Francesco Laddaga.
La protesta, pur mantenendo un tono pacifico, è estremamente incisiva. I partecipanti sono invitati a portare utensili di cucina, simbolo di una protesta rumorosa, per enfatizzare la loro richiesta di risolvere un problema che incide pesantemente sulla quotidianità di centinaia di famiglie. Gli organizzatori sperano che attraverso il rumore e la visibilità, la questione possa ricevere l’attenzione necessaria.
Gli appelli ignorati
I cittadini del Municipio VII lamentano una mancanza di risposte effettive ai loro ripetuti appelli. Nonostante le numerose segnalazioni fatte a Acea, l’azienda che gestisce il servizio idrico, i feedback ricevuti sono stati insoddisfacenti. La maggior parte degli abitanti ha espresso la propria delusione per il fatto che le autorità locali non abbiano ritenuto necessario risolvere il problema. “Abbiamo bisogno di qualcuno che prenda sul serio la situazione e ci aiuti” affermano con indignazione.
I precedenti all’origine della protesta
Una situazione insostenibile
L’organizzazione della manifestazione si colloca in un contesto di crescente insofferenza, sorto a seguito di mesi di incertezze sulle forniture idriche in diverse strade del Municipio VII. A partire da via Gino Capponi fino a viale Furio Camillo, le segnalazioni di interruzioni si sono amplificate, creando una tensione palpabile tra i residenti. Gli episodi di disagio sono aumentati a tal punto che un anziano, esasperato dalla mancanza di acqua, ha persino minacciato il suicidio, manifestando l’urgenza di una risposta immediata da parte delle istituzioni.
Le risposte e le polemiche
Nonostante i frequenti richiami, i rappresentanti di Acea hanno spiegato che i controlli effettuati in vari palazzi non hanno rivelato anomalie significative. Le interruzioni, secondo la loro versione, sarebbero dovute a impianti obsoleti, non più efficienti, di proprietà dei singoli condomini. Tale spiegazione, tuttavia, è stata accolta con scetticismo da molti residenti, che ritengono inaccettabile la mancanza di responsabilità da parte di chi gestisce un servizio pubblico essenziale.
Inoltre, nei giorni scorsi, anche membri del Movimento 5 Stelle, come Linda Meleo ed Emanuel Trombetta, hanno fatto sentire la loro voce chiedendo momenti di chiarimento e impegno dalle istituzioni, avanzando anche la proposta di presentare un esposto in procura per cercare di ottenere giustizia per i cittadini indignati. L’attenzione sul problema resta alta e la manifestazione del 5 settembre si preannuncia come un momento fondamentale per rivendicare i diritti dei residenti riguardo a un servizio pubblico essenziale come quello idrico.