Ultimo aggiornamento il 23 Aprile 2024 by Francesca Monti
Introduzione:
Un gruppo di 15 dipendenti della Serravalle Energy, azienda proprietaria della centrale a biomasse di Cutro, in provincia di Crotone, ha scalato una ciminiera alta 52 metri dell’impianto per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi, rimasti insoluti dal mese di febbraio scorso. La centrale, sequestrata dalla Procura antimafia di Catanzaro lo scorso ottobre per presunti illeciti ambientali, è stata recentemente dissequestrata, ma non ha ancora ripreso l’attività.
La protesta e le rivendicazioni dei lavoratori
15 lavoratori, su un totale di 37 dipendenti della centrale, hanno deciso di arrampicarsi sulla ciminiera per attirare l’attenzione sulle loro precarie condizioni economiche e sulla mancanza di sostegno da parte dell’INPS, che ha negato loro la cassa integrazione. Secondo l’istituto, infatti, non sussistono i criteri per il riconoscimento di tale misura in assenza della dichiarazione dello stato di crisi da parte dell’azienda.
promotori della protesta hanno dichiarato che non desisteranno fino a quando non avranno la garanzia del pagamento degli stipendi arretrati. La tensione è palpabile e le forze dell’ordine, tra cui i vigili del fuoco e i carabinieri di Crotone, stanno monitorando la situazione sul posto.
Il sequestro e le indagini sulla centrale a biomasse
La centrale a biomasse di Cutro, di proprietà della Serravalle Energy, era stata sequestrata lo scorso ottobre nell’ambito di un’inchiesta su presunti illeciti ambientali condotta dalla Procura antimafia di Catanzaro. ‘impianto, che ha una capacità produttiva di 19,8 MW di energia elettrica, utilizza biomasse legnose per la produzione di energia rinnovabile.
Tuttavia, negli ultimi mesi, la centrale è stata al centro di polemiche e indagini per possibili violazioni ambientali. Il sequestro preventivo disposto dalla Procura ne aveva interrotto l’attività, ma da qualche settimana il provvedimento è stato revocato. Nonostante ciò, l’impianto non ha ancora ripreso a funzionare, lasciando i dipendenti in una situazione di incertezza e disagio economico.
‘impatto sul territorio e le richieste di intervento
La vicenda della centrale a biomasse di Cutro e la protesta dei dipendenti della Serravalle Energy hanno destato preoccupazione tra la popolazione locale e le istituzioni. La situazione di stallo in cui versa l’impianto sta avendo ripercussioni non solo sui lavoratori, ma anche sull’intera comunità, che beneficia indirettamente dell’attività della centrale.
Le autorità locali e le organizzazioni sindacali stanno sollecitando un intervento tempestivo per risolvere la crisi e tutelare i diritti dei lavoratori. La protesta sui 52 metri della ciminiera simboleggia la disperazione e la determinazione dei dipendenti nel reclamare gli stipendi arretrati e il riconoscimento della cassa integrazione.
In attesa di una risoluzione della situazione, i lavoratori continuano a tenere accesi i riflettori sulla loro difficile condizione, sperando che le loro voci vengano ascoltate e che si possa trovare una soluzione rapida e giusta per tutti i coinvolti.