Ultimo aggiornamento il 19 Febbraio 2024 by Redazione
Protesta a Milano per la morte di Alexey Navalny
A Milano, si è svolta una protesta in piazza Scala per commemorare la morte del dissidente russo Alexey Navalny, avvenuta mentre era detenuto in Siberia. Circa 200 persone si sono riunite in un’iniziativa promossa dall’associazione Ponte Atlantico e dalla Comunità dei Russi Liberi, con la partecipazione di vari partiti politici, tra cui +Europa, Pd, Fratelli d’Italia e Lega.
Appello alla democrazia e alla libertà
Durante la manifestazione, Alessandro Litta Modignani, coordinatore di Ponte Atlantico, ha dichiarato al microfono: “Navalny è stato assassinato e Putin è il mandante che l’ha ucciso. Questo mentre era in carcere ingiustamente detenuto perché combatteva per portare libertà e democrazia in Russia. Questo è un momento difficile per tutta la democrazia. Putin lancia la sua minaccia così a tutta Europa e saremo chiamati in causa comunque, la morte di Navalny ci chiama in causa”.
Solidarietà e impegno civico
I manifestanti hanno esibito cartelli con la scritta “Putin minaccia tutta l’Europa” e hanno illuminato la piazza in memoria di Navalny accendendo le luci dei loro telefoni contemporaneamente. All’evento ha preso parte anche l’ex magistrato Armando Spataro, il quale ha sottolineato l’importanza della partecipazione civica: “Essere qui in piazza è importante per tutti i cittadini. Non c’è peggiore complicità che il silenzio”, ha affermato.
Intanto, i Riformisti di Milano, con i consiglieri Gianmaria Radice, Giulia Pastorella e Carmine Pacente, hanno presentato una mozione al Consiglio comunale per intitolare la via del consolato russo a Navalny.