Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 by Giordana Bellante
In un clima di incertezza per il futuro del Centro Carni di Roma, i lavoratori del Consorzio Servizi Annonari hanno annunciato una manifestazione sotto il Campidoglio per il 30 settembre. A rischio è la prosecuzione di un servizio che, da oltre vent’anni, fornisce attività fondamentali di macellazione e logistica al Mercato all’Ingrosso delle Carni. A partire dal primo ottobre, il consorzio perderà la gestione della struttura, senza che il Comune di Roma abbia predisposto proroghe o garanzie occupazionali per i 130 dipendenti coinvolti.
Fine della gestione del Consorzio Servizi Annonari
Con l’avvicinarsi della scadenza della concessione, i lavoratori del Centro Carni esprimono preoccupazione e disappunto. Fabrizio Forti, presidente del CSA, non nasconde la sua delusione: “Dal primo ottobre, il Centro Carni sospenderà le sue attività in quanto scade la concessione del servizio di macellazione.” La situazione è critica per i 130 lavoratori, che non hanno ricevuto alcun tipo di garanzia riguardo la loro occupazione futura. Secondo Forti, le scelte del Comune hanno ricadute dirette non solo sui dipendenti, ma anche sulla città di Roma: “Qui ci sono professionisti veri. Sono pronto a portare altrove tutte queste persone con me,” provocando uno scenario allarmante di degrado per la capitale, con possibili “cinghiali a Natale che girano in città.”
Il futuro di questi lavoratori si intreccia con la possibilità di essere riassorbiti dal nuovo gestore che subentrerà. Tuttavia, la riassunzione dipenderà dall’accettazione del nuovo contratto che potrebbe non rispecchiare le attuali condizioni di lavoro. Gli operai temono che il cambio di gestione possa portare a peggioramenti nelle loro condizioni occupazionali e nel servizio stesso.
Chi subentra nella gestione del Centro Carni
La posizione del Comune appare ambigua, secondo quanto dichiarato da Forti, il quale afferma: “Non è chiaro chi subentrerà nel servizio, con quale contratto e con quali obblighi.” La mancanza di chiarezza si allunga dal 2023, anno in cui la direzione del Centro ha vistosamente ridotto le attività, aggiungendo burocrazia e ostacoli non indifferenti alla gestione operativa. La situazione si complica ulteriormente con la questione della proprietà del compendio immobiliare, che doveva passare a Roma Capitale tramite Ama, ma i progressi risultano fermi e privi di trasparenza.
Il sindacato e i lavoratori fanno appello al sindaco Gualtieri, affinché prenda misure urgenti per salvaguardare una struttura che ha finora rappresentato un’eccellenza nel panorama della macellazione romana. Il Consorzio Servizi Annonari ha avuto un ruolo fondamentale non solo nell’assicurare servizi di macellazione di qualità, ma anche nel rispetto delle normative sul benessere animale e sulla sicurezza alimentare. La mancanza di intervento, secondo i lavoratori, “rischia di avvantaggiare solo le istituzioni finanziarie piuttosto che le esigenze della comunità locale.”
Nessuna chiusura e nessun lavoratore a casa
Il 28 settembre, l’assessore alle Attività produttive Monica Lucarelli ha rilasciato una dichiarazione volta a calmare le paure di chi teme per il proprio posto di lavoro. Nella nota, l’assessore ha respinto categoricamente la possibilità di chiusura del Centro Carni, affermando che “l’amministrazione sta lavorando in piena trasparenza.” Sebbene non sia stata concessa una proroga all’attuale gestione del Consorzio Servizi Annonari a causa di presunti gravi inadempimenti, Lucarelli ha assicurato che si sta progettando un nuovo bando per garantire qualità e continuità: “Nessun lavoratore perderà il posto – ha garantito l’assessore – stiamo predisponendo una gara europea per il nuovo gestore che inizia a gennaio 2025.”
In attesa di questo passaggio, è previsto un nuovo operatore che fungerà da ponte fino al completamento della gara. Questo soggetto, scelto mediante un’indagine di mercato, avrebbe già accumulato esperienze significative in situazioni simili. L’intento del Comune, ribadisce Lucarelli, è principalmente quello di tutelare i lavoratori e garantire un servizio efficiente e di qualità.
La gestione tornerà a Roma Capitale
L’assessora ha chiarito quali saranno i prossimi sviluppi per il Centro Carni, sottolineando che la gestione passerà nuovamente sotto Ama e, in seguito, sotto Roma Capitale. Questo passaggio, come affermato da Lucarelli, dovrà avvenire con massima trasparenza e controllo pubblico. Obiettivo principale rimane quello di garantire la continuità occupazionale sia durante la fase di transizione che dopo l’aggiudicazione del nuovo bando, prevedendo clausole di salvaguardia per i lavoratori coinvolti.
La situazione resta quindi tesa e incerta, con i lavoratori pronti a far sentire la loro voce e il Comune impegnato a rassicurare circa il futuro del Centro Carni. Il proseguimento delle attività garante della qualità della vita dei cittadini romani e della sostenibilità economica della zona rimane un tema caldo nel dibattito pubblico.