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Proteste contro la censura Rai scuotono l’Italia

Proteste in tutta Italia contro la Rai: manifestazioni per la Palestina

Da nord a sud, migliaia di persone si sono radunate davanti alle sedi della Rai in varie città italiane per protestare contro la presunta censura e chiedere un “stop al genocidio” in Palestina. Le manifestazioni sono state scatenate dalle polemiche seguite al comunicato dell’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, in seguito alle tensioni emerse durante il Festival di Sanremo.

  • A Roma, uno striscione con la scritta “Non in nostro nome. Rai Radio Televisione Israeliana” è stato srotolato durante la manifestazione a cui hanno partecipato studenti. Un corteo si è poi distaccato dal presidio principale per raggiungere la sede di via Teulada nel quartiere Prati, con l’annuncio tramite megafono della presenza di 5 mila persone.

Tensioni e cortei in varie città italiane

Le proteste si sono estese in diverse città italiane, con momenti di tensione e manifestazioni parallele. A Verona, due cortei si sono scontrati: uno organizzato dagli animalisti contro la caccia e un altro a favore della causa palestinese. A Trieste, decine di persone hanno esposto bandiere e striscioni chiedendo lo “Stop al genocidio” in Palestina.

  • A Torino, un corteo di due mila persone ha attraversato il centro cittadino, con la partecipazione di varie sigle e associazioni. Durante la manifestazione, sono state bruciate le gigantografie della premier Giorgia Meloni e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Proteste pacifiche e appelli per la pace

Anche in altre città come Pescara, Perugia e Palermo si sono tenuti presidi e manifestazioni pacifiche davanti alle sedi della Rai, con cori che chiedevano “cessate il fuoco” e “stop alla censura”. A Perugia, sono intervenuti rappresentanti di varie associazioni e sindacati, che si sono dissociati dalle dichiarazioni dell’amministratore delegato Roberto Sergio. Inoltre, a Palermo, una delegazione della Rete palermitana di solidarietà alla Palestina ha consegnato un documento al caporedattore Rino Cascio durante un sit-in.

Le proteste in tutta Italia riflettono la sensibilità e l’indignazione di una parte della popolazione nei confronti della situazione in Palestina e delle presunte dinamiche di censura legate alla copertura mediatica del conflitto.

Redazione

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