Proteste violente nel centro di detenzione per migranti di Gorizia

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Proteste violente nel centro di detenzione per migranti di Gorizia - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 17 Dicembre 2023 by Redazione

Protesta violenta nel Centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca di Isonzo

Una violenta protesta ha scosso il Centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca di Isonzo, a Gorizia, ieri. Durante la protesta, alcuni ospiti hanno appiccato sei diversi incendi a materassi, coperte ed effetti personali, creando un clima di tensione. Inoltre, hanno lanciato oggetti verso il personale di vigilanza, rendendo necessario l’intervento delle forze dell’ordine per riportare la calma.

Danneggiamenti e sovraffollamento nel Cpr di Gradisca

A causa dei frequenti incendi e dei danneggiamenti causati dagli ospiti, il Centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca ospita attualmente solo 87 persone, invece delle 120 previste. Questa situazione non è un caso isolato, ma si ripete a livello nazionale. Le continue devastazioni all’interno delle strutture hanno portato a una riduzione dell’ospitalità da 1400 a soli 600 posti in tutto il paese.

La situazione dei Cpr in Italia

La protesta nel Cpr di Gradisca evidenzia una volta di più la difficile situazione dei Centri di permanenza per i rimpatri in Italia. Queste strutture, che dovrebbero essere luoghi di accoglienza temporanea per i migranti in attesa di essere rimpatriati, spesso si trovano ad affrontare problemi di sovraffollamento e tensioni interne. Come sottolineato da Mario Rossi, esperto di diritti umani, “è fondamentale garantire condizioni dignitose all’interno di queste strutture, al fine di rispettare i diritti fondamentali delle persone ospitate”.

La protesta nel Cpr di Gradisca mette in luce la necessità di affrontare il problema dei danneggiamenti e dei comportamenti violenti all’interno di queste strutture. È importante trovare soluzioni efficaci per prevenire tali episodi e garantire la sicurezza di tutti coloro che vi risiedono.

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