Protocollo d'intesa per valorizzare ritrovamenti archeologici nei cantieri: Ministero Cultura e gruppo Fs collaborano - avvisatore.it
Il Ministero della Cultura e l’Associazione Archeolog ETS hanno rinnovato il Protocollo d’Intesa per la restaurazione, conservazione e valorizzazione dei siti e dei reperti archeologici scoperti durante la realizzazione e la manutenzione di opere ferroviarie e stradali. L’Associazione Archeolog ETS, composta da società del Gruppo FS, si occupa della gestione dei ritrovamenti archeologici avvenuti durante i lavori e collabora con le Soprintendenze del Ministero della Cultura per il loro restauro e conservazione.
La collaborazione tra il Ministero della Cultura e Archeolog ETS rappresenta un importante passo avanti nella sinergia tra lo sviluppo delle infrastrutture e la tutela del patrimonio culturale. I ritrovamenti archeologici, che in passato potevano essere considerati un ostacolo per la realizzazione delle opere pubbliche, vengono ora visti come un’opportunità per valorizzare la cultura del nostro Paese. Il Ministro Gennaro Sangiuliano ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione, affermando: “Si tratta di una sintesi perfetta tra la necessità di ammodernare le infrastrutture nazionali di trasporto e il dovere di tutelare il nostro patrimonio culturale, che ha già portato a notevoli risultati. Anche in questo l’Italia dimostra la propria eccezionalità, facendo del proprio sviluppo l’opportunità per riscoprire il proprio passato“.
Il Protocollo d’Intesa permetterà di mettere in dialogo passato, presente e futuro, intervenendo in modo rapido ed efficace sui ritrovamenti archeologici scoperti durante i lavori di infrastrutture. Oltre al restauro e alla conservazione dei reperti, si punta anche alla valorizzazione e all’accessibilità al pubblico. Archeolog e il Ministero della Cultura collaboreranno per individuare le iniziative più adatte per migliorare la fruizione dei siti e dei reperti, come mostre, forme di mecenatismo e pubblicazioni divulgative. Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane, ha dichiarato: “Da anni, il Gruppo FS si è reso protagonista di molti ritrovamenti storico-archeologici grazie alla realizzazione di nuove linee ferroviarie e stradali. Il nostro impegno quotidiano è quello di conservare, restaurare e valorizzare il patrimonio archeologico del nostro territorio. Il protocollo con il Ministero della Cultura rafforza questo impegno“.
Due esempi recenti di questa collaborazione si trovano nel Lazio. Durante i lavori di manutenzione di un cavalcavia ferroviario a Pomezia, sono stati scoperti resti archeologici risalenti al II-IV secolo d.C. Si tratta di un tracciato stradale con solchi lasciati dai carri, fiancheggiato da strutture murarie di una villa rustica. Inoltre, è stata trovata una necropoli con diciassette sepolture. Un altro intervento è stato effettuato sulla linea Roma-Pisa, nell’ex stazione di Furbara vicino a Cerveteri, durante i lavori di messa in sicurezza idraulica. Qui sono stati scoperti i resti di un insediamento produttivo e commerciale, come testimoniato da un’iscrizione in lingua etrusca su un’anfora vinaria. Questi esempi dimostrano l’importanza della collaborazione tra il settore delle infrastrutture e la tutela del patrimonio culturale per preservare la storia e la cultura del nostro Paese.
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