Ultimo aggiornamento il 14 Novembre 2023 by Emiliano Belmonte
Sono trascorsi tre anni dalla conclusione di Suburra, la serie tratta dal romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini. Una storia apparentemente conclusa, ma Netflix ha ora lanciato uno spin-off o, meglio, un sequel intitolato “Suburra Eterna”. La nuova serie originale, prodotta da Cattleya, farà il suo debutto su Netflix il 14 novembre.
L’ambientazione riprende proprio dove l’abbiamo lasciata, ma con il passare di tre anni, proprio come nella realtà. La Roma del 2011 diventa il palcoscenico di nuove vecchie vite, caratterizzate da corruzione, dilemmi morali non così evidenti e una buona dose di sangue. Abbiamo avuto l’opportunità di anticipare i primi cinque episodi e, senza rivelare spoiler, ecco perché “Suburra Eterna” ci è piaciuta.
Perché “Suburra Eterna” conquisterà il pubblico
La trama di “Suburra Eterna” si sviluppa a partire dalle ceneri delle stagioni precedenti, diventando essenzialmente una quarta stagione. Spadino, ora noto come Alberto Anacleti e residente a Berlino, sembra aver lasciato il passato alle spalle, conducendo una nuova vita di successo. Nel frattempo, a Roma, gli altri personaggi affrontano i dilemmi delle loro vite, gestendo corruzioni, relazioni con la criminalità organizzata e lotte di potere.
La serie introduce nuovi personaggi che si integrano perfettamente con quelli esistenti, portando nuova linfa vitale alla trama e risvegliando i protagonisti principali dal torpore in cui sembravano sprofondati dopo la terza stagione.
Una Roma Reale e Attuale
La Roma ritratta in “Suburra Eterna” è una città che brucia, caratterizzata da proteste, scontri e polemiche, un riflesso della realtà contemporanea. Questi eventi servono da sfondo, giustificando le manovre e gli autoassolventi dei protagonisti. La violenza, gli interessi economici e la brama di potere dominano la scena, raffigurando una realtà in cui nessuno può sfuggire ai compromessi, come dimostra il personaggio di Cinaglia.
Il Nuovo Concetto di Famiglia
“Suburra Eterna” esplora un concetto diverso di famiglia, lontano dagli stereotipi pubblicitari. La serie evidenzia un legame profondo di appartenenza e un destino ineludibile, dove il sangue biologico si intreccia con le famiglie scelte o formate. La trama rivela che, sia che si tratti di sangue o affinità scelte, la famiglia gioca un ruolo cruciale nei destini dei personaggi.
La conferma che emerge è che, nel mondo di “Suburra Eterna”, nessuno può davvero sfuggire completamente alla famiglia, che può essere sia quella di nascita che quella scelta, portando a una serie di compromessi e decisioni difficili che plasmano il destino di ogni personaggio.
Per scoprire tutti i dettagli e immergerti nell’atmosfera di “Suburra Eterna”, non perdere l’anteprima completa su Netflix. Il caos e gli intrighi di Roma ti aspettano dal 14 novembre.