Quattro soccorritori gravemente feriti durante un incendio a Roma: le ultime sul loro stato di salute

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Quattro soccorritori gravemente feriti durante un incendio a Roma: le ultime sul loro stato di salute - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 22 Agosto 2024 by Redazione

Un grave incidente ha colpito i soccorritori impegnati nelle operazioni di spegnimento di un incendio di sterpaglie a Roma. I quattro operatori, intubati e sedati per alleviare il dolore, si trovano attualmente in prognosi riservata presso l’ospedale Sant’Eugenio. Il fatto è avvenuto il 21 agosto, intraprendendo una situazione già critica nella zona del ‘pratone’, che coinvolge diversi quartieri della capitale.

L’incendio e i soccorsi

La genesi del maxi incendio

L’incendio è scoppiato nella mattinata di mercoledì 21 agosto nel quartiere di Torre Spaccata, un’area compresa tra via Bruno Pelizzi e altre strade vicine. I volontari della protezione civile, tra cui Cristina, Francesco e Andrea dell’associazione Giannino Caria, sono intervenuti rapidamente dopo il primo allerta. La situazione, inizialmente gestibile, è rapidamente degenerata con il propagarsi delle fiamme, che hanno anche coinvolto zone limitrofe.

Le operazioni di soccorso

Nel pomeriggio, intorno alle 16, gli eventi si sono rapidamente intensificati. I soccorritori, fra cui i tre volontari e il capo squadra Marco M., hanno utilizzato un veicolo multifunzione 4×4 Graelion per avvicinarsi al fronte dell’incendio. Ben presto, un’improvvisa variazione della direzione del vento ha innescato una violenta fiammata, avvolgendo il veicolo e mettendo in grave pericolo la vita dei soccorritori.

I quattro, in un tentativo disperato di fuggire, hanno sfondato i finestrini per uscire. Tuttavia, l’intensa heat li ha colpiti, causando ustioni su gran parte del corpo. Le ambulanze presenti sul posto, pronte a intervenire per casi di intossicazione, si sono affrettate a trasportarli al Sant’Eugenio in codice rosso.

Le condizioni dei feriti

Aggiornamenti clinici

All’ospedale Sant’Eugenio, i quattro soccorritori sono stati immediatamente sottoposti a trattamento intensivo. Tre di loro sono stati accolti presso il centro grandi ustioni, mentre Marco M. è stato trasferito in rianimazione a causa della gravità delle sue condizioni. Le prognosi rimangono riservate e i medici hanno previsto di fornire un primo aggiornamento nelle ore successive all’arrivo dei pazienti.

Piano operativo dell’ospedale

In risposta alla gravità della situazione, l’ospedale ha attivato il piano ‘Peimaf’, che prevede una mobilitazione immediata del personale sanitario. Sono stati assegnati chirurghi aggiuntivi e il piano infermieristico è stato implementato per garantire un supporto adeguato ai nuovi pazienti. Inoltre, i famigliari dei feriti ricevono aggiornamenti regolari per tenerli informati sull’evoluzione delle condizioni cliniche dei loro cari, accompagnati da assistenza psicologica.

La risposta della comunità

Solidarietà istituzionale

Simpatia e sostegno sono stati espressi da diverse figure istituzionali. Il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, il sindaco Roberto Gualtieri e il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, hanno tutti manifestato la loro vicinanza ai soccorritori. Anche il ministro dell’interno Matteo Piantedosi ha espresso sostegno. Le associazioni di protezione civile si sono unite per esprimere il proprio cordoglio e solidarietà.

Messaggi di incoraggiamento

Marco Lorentini, a capo dell’associazione di soccorso Giannino Caria, ha descritto i soccorritori come “i miei ragazzi”, sottolineando che l’équipe medica sta monitorando le loro condizioni con grande attenzione. L’appello alla comunità è di unirsi in preghiere e pensieri positivi per la pronta guarigione dei feriti, affermando l’importanza di mantenere viva la solidarietà in momenti di crisi.

Come i soccorritori continuano a ricevere assistenza medica, il pensiero collettivo è rivolto al loro recupero e alla sicurezza di tutti i volontari coinvolti in queste missioni di emergenza.

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