Record trapianti 2023: numeri senza precedenti per salvare vite

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Record trapianti 2023: numeri senza precedenti per salvare vite - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 24 Gennaio 2024 by Redazione

Crescono le donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule in Italia

Il 2023 è stato un anno senza precedenti per l’attività della Rete trapiantologica italiana, che ha ottenuto risultati straordinari. Durante gli Stati generali della Rete trapianti, il Centro nazionale trapianti (Cnt) ha presentato i dati che confermano i migliori risultati mai raggiunti nella storia del Paese. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha partecipato all’apertura dei lavori.

Record di donazioni e trapianti

Per la prima volta, le donazioni di organi hanno superato quota 2.000, raggiungendo il numero di 2.042 (+11,6%). Inoltre, i trapianti di organi hanno superato il muro dei 4.000 interventi in un anno, raggiungendo il numero di 4.462 (+15,1%). Questi risultati non solo rappresentano i numeri più alti mai registrati, ma anche le percentuali di crescita annuale più elevate. L’aumento dei prelievi ha portato il tasso nazionale di donazione a 28,2 donatori per milione di persone (pmp), superando il massimo storico di 24,6 registrato nel 2022.

Regioni in prima linea

Tre regioni si sono distinte per i risultati ottenuti: l’Emilia Romagna con 51,1 donatori pmp (+4,7%), il Veneto con 46,4 (+10,1%) e la Toscana con 45,6. Anche Sardegna, Piemonte e Marche hanno ottenuto ottimi risultati, mentre le regioni meridionali sono ancora indietro. L’aumento delle donazioni ha coinvolto tutte le specialità: trapianti di rene (+10,4%), fegato (+14,7%), polmone (+33,8%), pancreas (+5,3%) e soprattutto cuore (+46,2%).

Fattori di crescita

Il successo di questi risultati è stato possibile grazie a due fattori principali. Il primo è l’aumento delle segnalazioni di potenziali donatori nelle terapie intensive delle oltre 200 sedi di prelievo attive in tutto il Paese. Nel 2023, le segnalazioni sono state 3.082, il 15,8% in più rispetto all’anno precedente. Il secondo fattore è l’investimento del Cnt nel programma di donazione dopo accertamento di morte con criteri cardiaci, noto come ‘donazione a cuore fermo’ (Donation after cardiac death o Dcd). Questo tipo di donazione ha registrato un aumento esponenziale, passando da 100 nel 2018 a 438 nel 2023.

Obiettivi futuri

Nonostante i risultati straordinari, ci sono ancora sfide da affrontare. Le differenze regionali nel tasso di donazione tra Nord e Sud e i tassi di opposizione al prelievo sono ancora problematici. Il ministro Schillaci ha sottolineato l’importanza di promuovere la cultura della donazione e ha espresso fiducia nell’apporto significativo che verrà dalle giornate degli Stati generali della Rete trapianti. L’obiettivo è rendere sempre più efficiente e sicura la Rete dei trapianti e offrire ai pazienti in attesa di trapianto una seconda vita o una prospettiva di vita migliore.

In conclusione, l’Italia ha raggiunto risultati eccezionali nel campo dei trapianti nel 2023. Le donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule hanno raggiunto numeri record, superando le aspettative. Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare per garantire che il fabbisogno dei pazienti in attesa venga soddisfatto. La promozione della cultura della donazione e l’eliminazione delle differenze regionali sono obiettivi prioritari per il futuro.

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