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Residence Linate, indagini sulla tragica morte di Francesco Mazzacane: si punta al patteggiamento

La tragedia avvenuta il 9 novembre 2022 al residence Linate di Novegro, in provincia di Milano, ha suscitato profonda commozione e ha sollevato importanti interrogativi sulla sicurezza degli impianti. Francesco Mazzacane, un giovane di 24 anni originario di Torre del Greco, ha perso la vita a causa di un’intossicazione acuta da monossido di carbonio, generata da una caldaia difettosa. L’udienza svoltasi oggi ha fatto emergere dettagli significativi riguardo alle responsabilità di chi gestiva l’impianto e sulle possibili conseguenze legali.

responsabilità e accuse in aula

Le figure coinvolte

Durante l’odierna udienza, presieduta dalla giudice per le indagini preliminari Sonia Mancini, è emersa la figura del legale rappresentante del residence, accusato di omicidio colposo in concorso con un idraulico, responsabile dell’installazione e della manutenzione della caldaia. Quest’ultimo ha scelto di avvalersi del rito abbreviato, mostrando indizi di maggiore collaborazione con le autorità. Le accuse nei loro confronti si incentrano sulla grave negligenza nella gestione della caldaia, la quale ha contribuito in modo diretto alla morte di Mazzacane.

Le aggravanti nel caso

Oltre all’omicidio colposo, i due imputati rischiano di fronteggiare anche l’accusa di aver causato lesioni gravi a un’altra persona: il compagno di Francesco, il quale è riuscito a sopravvivere, ma ha dovuto affrontare gravi conseguenze dopo essere uscito dal coma. Tale aspetto comporta aggravanti significative, aumentando le responsabilità legali dei coinvolti. Le indagini hanno rivelato che l’idraulico non solo era privo delle competenze necessarie per svolgere il suo lavoro, ma avrebbe anche ignorato i problemi manifestati dalla caldaia, continuando ad utilizzarla anziché fermarla per un intervento di manutenzione.

le indagini e le perizie tecniche

L’approfondimento necessario

Le indagini preliminari avrebbero identificato la mancanza di attenzione e competenza nella gestione dell’impianto di riscaldamento e dei sistemi di sicurezza. Gli inquirenti, guidati dal pm Isabella Samek Lodovici, hanno sottolineato che la caldaia installata nel residence era inadeguata e che i lavori di manutenzione effettuati dall’idraulico non rispettavano le normative tecniche richieste. Inoltre, nonostante i malfunzionamenti, il professionista ha continuato a operare la caldaia, aumentando la sua potenza anziché spegnerla.

Il ruolo del consulente tecnico

La perizia tecnica ha dunque rivelato la gravità della situazione, portando alla luce responsabilità dirette da parte dell’idraulico e della direzione del residence. I familiari di Mazzacane, attraverso il loro legale, l’avvocato Laura Carla Bastia, hanno deciso di costituirsi parte civile nel procedimento, avvalendosi del supporto della società Studio3A-Valore, specializzata nel risarcimento danni. Questo passo è stato fondamentale per rendere evidente il legame tra la gestione negligente della caldaia e la morte del giovane.

sviluppi futuri nel procedimento legale

L’intenzione di patteggiare

Attualmente, il titolare del residence ha manifestato l’intenzione di attivarsi per un patteggiamento, sebbene non sia stata ancora definita una proposta di pena da parte della procura. Questo approccio potrebbe rivelarsi un tentativo di limitare le conseguenze penali che potrebbero derivare dalle accuse, specialmente in un contesto così tragico. La difesa, al momento, sta cercando di raggiungere un accordo per un risarcimento, offrendo un indennizzo alle famiglie colpite dalla tragedia.

Prossimi passaggi

L’udienza si è conclusa con la decisione di aggiornare il procedimento al 6 marzo, quando si esamineranno ulteriori prove e testimonianze. Sarà fondamentale monitorare gli sviluppi di questa vicenda, in quanto potrebbe rappresentare un caso emblematico sulla sicurezza degli immobili e delle strutture ricettive, richiamando l’attenzione su argomenti cruciali come la responsabilità nella manutenzione degli impianti e la protezione dei consumatori. Il dopo tragedia potrà quindi influenzare l’intero settore, facendo emergere necessità di regole più severe e controlli più rigorosi per garantire la sicurezza dei clienti.

Giordana Bellante

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