Ultimo aggiornamento il 16 Aprile 2024 by Francesca Monti
Un’Udienza Cruciale
Oggi, a Brescia, si è tenuta un’importante udienza presso la Corte d’Appello riguardante le istanze di revisione della sentenza che ha condannato all’ergastolo i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi per la terribile strage di Erba avvenuta l’11 dicembre 2010.
Nuove Prove a Sostegno della Difesa
Gli avvocati della coppia hanno presentato le cosiddette “nuove prove” che, secondo loro, potrebbero portare al proscioglimento dei coniugi. Si sostiene che le confessioni rilasciate dai due, subito dopo la strage in cui persero la vita quattro persone, tra cui un bambino di due anni, siano state indotte. Secondo i consulenti della difesa, Olindo Romano e Rosa Bazzi non si trovavano in condizioni mentali idonee per essere interrogati in quel momento.
Polemiche e Controversie sull’Iniziativa di Revisione
La richiesta di revisione, proposta anche dal sostituto procuratore generale di Milano Cuno Tarfusser, è stata oggetto di critiche da parte del procuratore generale di Brescia Guido Rispoli e dell’avvocato dello Stato Domenico Chiaro. Questi sostengono che ci siano numerose prove a carico della coppia e che la richiesta di revisione sia irregolare.
L’accusa ha ottenuto che tutte le istanze, compresa quella del tutore legale dei coniugi Romano e Bazzi, l’avvocato Diego Soddu, siano considerate inammissibili. Durante udienze precedenti, oltre ai coniugi imputati, che hanno chiesto di non essere ripresi dai media, era presente Azouz Marzouk, marito di una delle vittime, che sostiene l’innocenza dei coniugi e la necessità di investigare in altre direzioni.
Il tunisino presente in aula ha suggerito che il massacro potrebbe essere stato motivato da questioni legate allo spaccio di droga, definendo i responsabili come veri e propri “killer”.