Ultimo aggiornamento il 29 Aprile 2024 by Francesca Monti
La Sicilia e la sua battaglia contro la criminalità organizzata ripartono da un casolare, un piccolo edificio rurale che oggi rappresenta un simbolo della lotta alla mafia. Il casolare, recentemente restaurato, è il luogo in cui, il 9 maggio del 1978, venne assassinato il militante di Democrazia Proletaria *Peppino Impastato. La cerimonia di inaugurazione, che ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Renato Schifani, segna un passo importante nel percorso di riscatto della società siciliana.
‘impegno della Regione nella lotta alla mafia
Il restauro del casolare, che ha coinvolto la Regione attraverso la Sovrintendenza ai beni culturali, è una dimostrazione concreta dell’impegno delle istituzioni contro la mafia. Come dichiarato da Schifani, la Sicilia ha pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane, ma dal sangue delle vittime è nata una rivoluzione culturale che ha coinvolto l’intera società. ‘obiettivo è quello di creare un movimento civile di riscatto contro la criminalità organizzata, a partire proprio dalla memoria di Peppino Impastato.
La cerimonia di inaugurazione
Alla cerimonia di inaugurazione del casolare hanno partecipato diversi studenti, a dimostrazione dell’importanza dell’educazione alla legalità nelle scuole. Schifani ha ribadito l’importanza di questa iniziativa, che mira a coinvolgere le nuove generazioni nel percorso di riscatto della società siciliana. La Regione vigilerà anche sui comuni e sull’azione delle amministrazioni, per garantire che l’impegno contro la mafia sia a tutto campo.
Un luogo di memoria per Peppino Impastato
Il casolare, che oggi è diventato un luogo di memoria per Peppino Impastato, sarà utilizzato per mostre fotografiche, dibattiti e concerti. A spiegare l’importanza di questo luogo è stato Giovanni Impastato, fratello di Peppino, che con la sua associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato ha chiesto l’assegnazione dell’immobile in comodato d’uso alla Regione. Qui, nel 1978, i compagni di Peppino trovarono le tracce del suo brutale assassinio, e fu proprio la famiglia Impastato a recuperare i resti del giovane militante sparsi nella zona dopo che il suo corpo fu fatto esplodere.
‘opera di educazione alla legalità di Giovanni Impastato
Da anni, Giovanni Impastato porta avanti un’opera di educazione alla legalità nelle scuole, parlando dell’antimafia e dell’impegno del fratello. Il casolare, oggi simbolo di riscatto e di lotta alla mafia, rappresenta un luogo di memoria importante per la società siciliana e per le nuove generazioni, che devono essere consapevoli del prezzo pagato dalla Sicilia nella sua battaglia contro Cosa Nostra.
Una rivoluzione culturale contro la mafia
Il casolare di Peppino Impastato rappresenta oggi un simbolo della rivoluzione culturale che ha coinvolto la Sicilia e l’intera società italiana nella lotta alla mafia. Come dichiarato da Schifani, dopo le stragi del ’92, la popolazione ha reagito e da Palermo è partito un movimento civile di riscatto contro la criminalità organizzata. La Sicilia ha pagato un prezzo altissimo, ma dal sangue delle vittime è nata una nuova consapevolezza, una nuova volontà di combattere la mafia a tutti i livelli.
‘impegno delle istituzioni e della società civile
‘impegno delle istituzioni e della società civile è fondamentale per continuare a lottare contro la mafia. Il casolare di Peppino Impastato rappresenta un simbolo importante di questa battaglia, e la sua riapertura è un segnale forte di come la Sicilia e l’Italia intera non vogliano arrendersi alla criminalità organizzata. Il percorso di riscatto della società siciliana passa dalla memoria delle vittime, dall’educazione alla legalità e dall’impegno di tutti i cittadini. Solo così si potrà continuare a lottare contro la mafia e a costruire un futuro migliore per le nuove generazioni.