Ultimo aggiornamento il 4 Settembre 2024 by Redazione
Il parco dell’agroalimentare di Bologna, originariamente noto come Fico, riapre i battenti dopo nove mesi di chiusura e si prepara a presentare una forma rinnovata e ambiziosa. La nuova iniziativa, ribattezzata Grand Tour Italia, si propone di valorizzare le venti regioni italiane attraverso un’offerta gastronomica diversificata e nuove attrazioni. In un periodo di crescente interesse per il turismo enogastronomico, questa riapertura si pone l’obiettivo di attrarre visitatori e rinvigorire l’immagine del parco.
La storia di Fico: dalle aspettative alla realtà
L’idea dietro alla creazione
Inaugurato nel 2017, il parco dell’agroalimentare Fico è nato da un’idea ambiziosa sostenuta da Oscar Farinetti, fondatore di Eataly. Il progetto è stato concepito come una sorta di Disneyland del cibo italiano, un luogo dove incontrare e celebrare la tradizione gastronomica del paese, soprattutto in seguito all’Expo di Milano, che aveva catalizzato un interesse globale sulle eccellenze culinarie italiane. La struttura si estende su una vasta area di proprietà comunale e ha visto l’ingresso di numerosi investimenti privati, volti a costruire un polo attrattivo per turisti e residenti.
Il flop e le sfide affrontate
Nonostante le anteprime emozionanti e i proclamati obiettivi, Fico ha faticato a decollare. Col passare del tempo, l’affluenza si è ridotta e il parco è diventato un luogo caratterizzato da spazi semi-vuoti. Non è riuscito a connettersi con la città e i turisti, portando a una percezione di estraneità piuttosto che di appartenenza. Anche in un periodo in cui Bologna ha vissuto un significativo aumento del turismo, focalizzato soprattutto sull’enogastronomia, Fico è rimasto lontano dall’attenzione desiderata, suscitando preoccupazioni legate all’overtourism in altre aree della città.
Le novità del Grand Tour Italia
Nuove attrazioni e offerta gastronomica
Con la riapertura, il Grand Tour Italia introduce novità significative. Una delle principali modifiche riguarda l’assenza di animali vivi, una scelta che mira a rispondere a critiche e preoccupazioni riguardanti il benessere animale. In sostituzione, il parco presenterà una pista di go-kart, elemento che arricchisce ulteriormente l’offerta di intrattenimento, destinato a famiglie e gruppi di amici.
Oltre a ciò, il parco si prepara ad ospitare venti ristoranti, ognuno dedicato a una specifica regione italiana. L’obiettivo è chiaro: offrire ai visitatori un viaggio gastronomico attraverso le diverse tradizioni culinarie del paese senza la necessità di spostarsi dalla periferia di Bologna. Questo approccio mira a soddisfare le aspettative di un pubblico internazionale sempre più interessato ai sapori unici delle diverse regioni italiane.
Un’opportunità per il turismo locale
Il Grand Tour Italia rappresenta dunque non solo un tentativo di risollevare le sorti di un luogo finora poco apprezzato, ma anche un’opportunità per il turismo locale e per l’economia della città. La speranza è che con le nuove modifiche e un’offerta ben definita, il parco possa finalmente diventare un punto di riferimento per la cultura gastronomica e un polo d’attrazione per i turisti in visita a Bologna.