Ultimo aggiornamento il 5 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi
La difficoltà di navigazione sul fiume Natisone
Dalla piena alla secca, il fiume Natisone si trasforma in un ostacolo per le ricerche
Dopo giorni di piene eccezionali, il fiume Natisone, teatro della tragedia di Premariacco, ha subito un drastico cambiamento, passando da un livello d’acqua elevato a una situazione di quasi secca in diversi tratti. Questo repentino mutamento ha reso problematica la navigazione, complicando notevolmente le operazioni di ricerca di Cristian Molnar, il giovane disperso da venerdì scorso.
Il fiume, che fino a pochi giorni fa era in piena, è ora così basso da permettere ai vigili del fuoco e alla protezione civile di guadarlo agilmente in più punti. Tuttavia, questa situazione non agevola le ricerche, anzi, rende più arduo il compito delle squadre di soccorso, costrette a modificare le strategie di ricerca per far fronte alle nuove condizioni del territorio.
Le nuove strategie di ricerca
Pattuglie a piedi e droni: la tecnologia supporta le squadre di soccorso nella ricerca di Cristian Molnar
Data la difficoltà di navigazione sul fiume Natisone, le squadre di soccorso hanno dovuto rivedere le proprie strategie per proseguire le ricerche di Cristian Molnar, il giovane disperso da venerdì scorso. In particolare, sono state potenziate le pattuglie a piedi che si stanno concentrando sulla perlustrazione dell’argine e delle aree boschive adiacenti al fiume.
‘utilizzo di droni si è rivelato fondamentale per supportare le squadre di soccorso nelle operazioni di ricerca. Grazie alla loro capacità di sorvolare il territorio e di raggiungere zone difficilmente accessibili, i droni stanno fornendo un prezioso contributo nella mappatura dell’area e nell’individuazione di eventuali tracce utili al ritrovamento di Cristian.
Unità cinofile al fianco di vigili del fuoco e protezione civile
Le unità cinofile stanno affiancando i vigili del fuoco e la protezione civile nelle operazioni di ricerca. cani addestrati per questo tipo di missioni sono in grado di fiutare tracce anche a distanza di giorni, aumentando le possibilità di ritrovare Cristian Molnar.
Le ricerche proseguono senza sosta, con le squadre di soccorso che non si danno per vinte e continuano a setacciare il territorio intorno al fiume Natisone, nella speranza di trovare presto il giovane disperso. ‘ausilio di droni e unità cinofile si sta dimostrando di grande supporto in questa delicata operazione, che richiede un impegno costante da parte di tutti i soggetti coinvolti.
La comunità locale si stringe intorno ai familiari di Cristian, speranzosa che le ricerche possano avere un esito positivo e che il giovane possa presto fare ritorno a casa. Le autorità continuano a monitorare la situazione del fiume Natisone, pronti ad adattare le strategie di ricerca in base alle eventuali variazioni delle condizioni del territorio.