Richiesta di nuovi scavi nel caso Golinucci: la famiglia non si arrende

Nuove ricerche e scavi richiesti per la scomparsa di Cristina Golinucci

La famiglia di Cristina Golinucci non si arrende e chiede alla Procura di Forlì di avviare nuove ricerche e scavi nella zona vicina al convento dei Cappuccini di Cesena, dove la ragazza di 21 anni scomparve nel 1992 durante i lavori per la realizzazione di una cisterna.

Nuove segnalazioni e richiesta di indagini approfondite

Due segnalazioni hanno dato lo spunto per questa richiesta: la prima è stata fatta il 29 dicembre da un ex dipendente di Romagna Acque, che ha ricordato i lavori di scavo dell’epoca e il movimento di terra. La seconda segnalazione riguarda il ritrovamento di un biglietto nel 1997, in cui una persona suggeriva agli investigatori di cercare “dove l’Amga e l’Enel hanno scavato, nei pressi della cisterna, tutto in quel tempo”.

Richiesta di acquisire documentazione e fare ulteriori ricerche

L’avvocata Barbara Iannuccelli, che rappresenta la madre di Cristina, ha effettuato un sopralluogo nel punto indicato il 8 gennaio. Ha quindi inviato una memoria alla Procura di Forlì, chiedendo di acquisire la documentazione relativa agli scavi del 1992 dalla società Romagna Acque, che ora gestisce l’area. La richiesta include anche la disposizione di ulteriori ricerche nel luogo indicato, al fine di escludere che il corpo della giovane si trovi lì.

Queste nuove richieste di ricerche e scavi potrebbero fornire ulteriori indizi sul caso di Cristina Golinucci e potrebbero finalmente portare alla luce la verità sulla sua scomparsa. La famiglia non si arrende e continua a lottare per ottenere giustizia per la giovane donna.