Ultimo aggiornamento il 12 Gennaio 2024 by Redazione
Ford trasforma gli scarti degli alberi di ulivo in materiali biocompositi per l’industria automobilistica
Ford, l’azienda automobilistica americana, ha avviato il progetto COMPOlive, un’iniziativa che mira a sostenere l’economia circolare nel settore della produzione di olio d’oliva. L’obiettivo è utilizzare gli scarti vegetali derivanti dalla raccolta delle olive per creare materiali biocompositi da utilizzare al posto della plastica nell’industria automobilistica. Questa innovativa soluzione potrebbe ridurre l’utilizzo di plastica e contribuire alla riduzione dell’inquinamento locale, evitando la combustione dei rifiuti.
Gli ingegneri di Ford hanno sviluppato prototipi di componenti automobilistici, come poggiapiedi e parti del bagagliaio, utilizzando questi nuovi materiali biocompositi ottenuti dagli scarti degli alberi di ulivo. I test hanno dimostrato che questi componenti hanno caratteristiche di robustezza e resistenza simili a quelle dei materiali tradizionali. Ford sta ora valutando la possibilità di implementare questo processo su scala industriale per la produzione delle prossime generazioni di veicoli elettrici.
Secondo il progetto COMPOlive, gli scarti vegetali sono stati ottenuti dagli uliveti situati in Andalusia, in Spagna, la regione con la più alta produzione di olio d’oliva al mondo. Inizialmente, gli ingegneri di Ford hanno utilizzato una tecnologia di simulazione intelligente per testare virtualmente i materiali in termini di resistenza, robustezza e modellabilità. Successivamente, sono stati in grado di produrre prototipi utilizzando un materiale biocomposito composto per il 40% da fibre e per il 60% da polipropilene riciclato. Questo materiale è stato riscaldato e stampato a iniezione per ottenere la forma desiderata del componente selezionato.
Secondo Francesco Ippolito, esperto di sostenibilità ambientale, “l’utilizzo degli scarti degli alberi di ulivo per creare materiali biocompositi nell’industria automobilistica rappresenta un importante passo avanti verso un’economia circolare. Questa soluzione può contribuire a ridurre l’utilizzo di plastica e l’inquinamento derivante dalla combustione dei rifiuti. Inoltre, i test condotti da Ford dimostrano che i componenti realizzati con questi materiali biocompositi sono altrettanto resistenti e robusti dei materiali tradizionali”.
Il progetto COMPOlive di Ford rappresenta un esempio concreto di come l’industria automobilistica possa contribuire alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dell’impatto ambientale. Utilizzare gli scarti degli alberi di ulivo per creare materiali biocompositi è un modo innovativo per ridurre l’utilizzo di plastica e promuovere l’economia circolare. Se il processo verrà implementato su scala industriale, potrebbe rappresentare una soluzione sostenibile per la produzione di veicoli elettrici e contribuire alla riduzione dell’inquinamento derivante dalla combustione dei rifiuti.