Ricordando Giorgiana Masi: La lotta per i diritti e la democrazia in Italia - Occhioche.it
Contesto: Ogni anno, il 12 maggio, si commemora la morte di Giorgiana Masi, una giovane studentessa uccisa durante una manifestazione referendaria organizzata dal Partito Radicale nel 1977. La sua morte è stata definita un “assassinio di Stato”, perpetrato da un governo che aveva svuotato la democrazia trasformandola in un regime. La lotta per i diritti, la giustizia e la democrazia continua in Italia, così come la ricerca della verità sulla morte di Giorgiana Masi.
Il 12 maggio 1977, Giorgiana Masi, una studentessa di 18 anni, fu colpita da un proiettile durante una manifestazione referendaria organizzata dal Partito Radicale a Roma. La manifestazione era stata indetta per chiedere la riforma del sistema giudiziario italiano e la legalizzazione della cannabis. Giorgiana Masi fu uccisa da un agente di polizia, che sparò sulla folla indiscriminatamente. La sua morte fu definita un “assassinio di Stato”, perpetrato dall’allora ministro dell’Interno, Francesco Cossiga, e da un governo che aveva svuotato la democrazia trasformandola in un regime.
*Lotta per la verità sulla morte di Giorgiana Masi è stata lunga e difficile. Solo nel 2007, trent’anni dopo la sua morte, un agente di polizia, Luigi Marino, fu condannato per il suo omicidio. Tuttavia, la condanna di Marino non ha messo fine alla ricerca della verità sulla morte di Giorgiana Masi. La sua famiglia, insieme al Partito Radicale, continua a chiedere giustizia e a lottare per la democrazia e i diritti in Italia.
12 e 13 maggio 1974, si tenne in Italia il referendum abrogativo della Legge Fortuna, che aveva introdotto il divorzio nel paese. Partito Radicale, insieme al Partito Socialista Italiano, fu tra i promotori del referendum, che vide la vittoria del “no” all’abrogazione, con quasi il 60% dei voti. Il referendum sul divorzio fu una tappa importante nella lotta per i diritti civili in Italia, e rappresentò una vittoria per la democrazia e la laicità del paese.
Oggi, a quasi cinquant’anni dal referendum sul divorzio, la lotta per i diritti e la democrazia in Italia continua. Partito Radicale, che ha fatto della lotta per i diritti civili e la giustizia giudiziaria la sua bandiera, è impegnato su diversi fronti, dalla legalizzazione dell’eutanasia alla riforma del sistema carcerario. Tuttavia, la politica istituzionale in Italia rimane lontana dalle esigenze e dalle aspettative dei cittadini, come dimostrano i recenti referendum sulla riforma costituzionale e sulla riduzione del numero dei parlamentari. La lotta per la democrazia e i diritti in Italia è ancora lunga, ma la memoria di Giorgiana Masi, e di tutti coloro che hanno perso la vita per la libertà e la giustizia, ci ricorda che non possiamo arrenderci.
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