Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 by Giordana Bellante
Il mondo della scuola a Roma si appresta a ripartire con il rientro di oltre 491.000 studenti. Con l’inizio ufficiale delle lezioni fissato per il 16 settembre, sono in fase di completamento le nomine del personale docente. Questo articolo esplora i numeri, le date chiave e le questioni che accompagnano l’inizio dell’anno scolastico nella capitale.
Il ritorno a scuola: i numeri significativi di Roma
A Roma, si segnala un notevole afflusso di studenti, con un totale di 491.711 ragazzi e ragazze pronti a ritornare sui banchi. La suddivisione degli alunni per ordine di istruzione evidenzia un panorama variegato: 43.783 bambini frequenteranno la scuola dell’infanzia, mentre 152.493 si avviano ai cicli della scuola primaria. Il passaggio alle scuole secondarie è significativo, con 108.989 studenti che si preparano per le medie e 186.446 iscritti alle superiori.
Dentro a questo quadro, è interessante notare l’incremento degli iscritti agli istituti tecnici, un dato emerso con vigore negli ultimi anni, segnale di una crescente attenzione verso percorsi di studio professionalizzanti. In particolare, 12.534 alunni si sono iscritti agli studi scientifici, seguiti da 9.191 agli istituti tecnici. Anche le scuole linguistiche hanno registrato un buon numero di iscrizioni, con 4.378 studenti. Al contrario, il liceo classico ha visto un calo, con solo 3.682 nuove iscrizioni, evidenziando un cambiamento nelle preferenze educative. La scelta per le scuole professionali è stata di 2.593 iscritti e 2.003 per l’indirizzo artistico. Questi numeri riflettono non solo le scelte individuali ma anche le tendenze del mercato del lavoro che influenzano le decisioni accademiche.
Il calendario scolastico: date da segnare
Il calendario scolastico di Roma è strutturato per garantire un regolare svolgimento delle lezioni. Le campanelle torneranno a suonare il 16 settembre, mentre gli studenti delle scuole dell’infanzia termineranno il loro anno scolastico il 30 giugno. Gli studenti delle medie e delle superiori, invece, potranno godere delle vacanze estive solo dopo l’ultimo giorno di lezione, previsto per il 7 giugno 2025.
Oltre a queste date, ci saranno interruzioni per festività e ponti, rendendo necessaria una programmazione strategica da parte delle scuole. Va notato che alcune istituzioni hanno già avviato le attività didattiche in anticipo, adeguando il calendario per garantire il numero minimo di giorni di lezione richiesti, pari a 206 giorni per chi segue un orario settimanale di sei giorni e 171 giorni per chi ne ha uno di cinque.
Le manifestazioni e le proteste degli studenti
Con il ritorno a scuola, tornano anche le voci di protesta. Il 11 settembre, la Rete degli studenti medi del Lazio ha organizzato una manifestazione per esprimere il proprio dissenso riguardo al caro-scuola e alla repressione di difficile gestione delle problematiche studentesche. Utilizzando striscioni e fumogeni, hanno manifestato davanti a vari istituti scolastici della capitale, evidenziando la situazione complessiva degli studenti romani.
Nei giorni successivi, il gruppo Osa Roma ha proseguito le proteste, presentando la propria visione critico-analitica del sistema scolastico, accostato a profili di “scuola-gabbia“. Le manifestazioni si sono svolte davanti a scuole come il liceo Bertrand Russell, il Morgagni e il Tullio Levi Civita, segnale di un clima di attivismo che si fa sempre più presente in un contesto educativo in evoluzione.
Le sfide da affrontare per l’anno scolastico
In vista dell’inizio dell’anno scolastico, il lavoro dell’Ufficio scolastico regionale è intenso, con ultimi sforzi per coprire le cattedre vacanti in vista dell’apertura delle scuole. A Roma, sono attesi 1.404 docenti, di cui 47 per la scuola dell’infanzia, 428 per la scuola primaria e 1.019 per le scuole secondarie, un aspetto cruciale per garantire un inizio regolare delle lezioni.
Non mancano le criticità: il TAR ha bloccato la nomina di 519 dirigenti scolastici in Italia, di cui 25 in Lazio. Questo ha generato la necessità di reggenze in alcune scuole, una misura temporanea ma necessaria in questo periodo di transizione. Un’altra problematica riguarda la questione degli alloggi per gli ex custodi, che sono attualmente occupati e non possono essere utilizzati dalle scuole. Una delibera del Comune è attesa per affrontare questa situazione.
Infine, si segnala l’avanzamento dei lavori di ristrutturazione in 175 scuole, avviati a novembre, con oltre la metà dei cantieri già completati. Tuttavia, rimangono almeno 70 strutture a Roma e provincia che necessitano di interventi urgenti, il che solleva interrogativi sulla disponibilità delle risorse necessarie per garantire ambienti scolastici adeguati e sicuri.