Ultimo aggiornamento il 22 Marzo 2024 by Luisa Pizzardi
Il neo rettore del Politecnico di Torino, Stefano Corgnati, si è espresso sull’ipotesi di partecipazione dell’ateneo al bando ministeriale di cooperazione con centri di ricerca e università israeliane, argomento che ha scatenato un acceso dibattito nel contesto accademico. Secondo Corgnati, la questione non rientra nelle competenze del rettore, ma dovrebbe essere affrontata all’interno dei giusti organi istituzionali.
Una Decisione da Delegare al Senato Accademico
Corgnati, in merito all’assenza del tema all’ordine del giorno del Senato accademico dell’Università di Torino, ha sottolineato l’importanza di affrontare questioni cruciali riguardanti la vita dell’istituzione attraverso adeguati canali decisionali. Questo approccio rappresenta un punto fondamentale per la definizione delle posizioni dell’università in contesti sensibili come quello della cooperazione internazionale.
Un’Analisi che Va Oltre il Singolo Caso
Il rettore ha evidenziato come la questione vada al di là di una singola circostanza, aprendo la discussione su tematiche di ampio respiro che coinvolgono aspetti geopolitici complessi. L’invito a trovare un approccio generale che guidi il atteggiamento dell’istituzione verso situazioni simili, rappresenta un momento di riflessione profonda sulla natura e la responsabilità dell’università nell’arena internazionale.
Un Appello al Dialogo e alla Riflessione
Per Corgnati, è essenziale che la comunità accademica si ponga come un luogo di dialogo aperto, in cui le diverse opinioni possano trovare spazio e confronto. Questo approccio, sottolineato anche dalla Crui, ribadisce l’importanza di una posizione istituzionale ben definita rispetto a questioni centrali che definiscono il ruolo dell’università nella risposta ai contesti geopolitici in evoluzione.