Ultimo aggiornamento il 26 Marzo 2024 by Luisa Pizzardi
L’accesso alla professione di magistrato subirà importanti cambiamenti a partire dal 2026 con l’introduzione dei test psicoattitudinali. Questa novità rivoluzionaria riguarderà soltanto i bandi pubblicati dopo questa data, mentre i concorsi già annunciati seguiranno le attuali regole. Nel frattempo, il Consiglio Superiore della Magistratura si preparerà ad attuare le nuove procedure previste per le nomine.
Nomine e Selezione degli Esperti
Il Csm sarà responsabile della nomina dei docenti universitari specializzati in materie psicologiche, su indicazione del Consiglio Universitario Nazionale. Questi esperti costituiranno la commissione giudicante per i test psicoattitudinali destinati ai futuri magistrati. Questo processo di selezione garantisce l’indipendenza e l’altissima competenza degli esaminatori, assicurando un livello eccelso di valutazione.
Colloquio Psicoattitudinale e Prove Selettive
Il colloquio psicoattitudinale sarà parte integrante della prova orale per i candidati ai concorsi per magistratura. Coloro che avranno superato la prova scritta riceveranno dei test specifici, individuati dal Csm, simili a quelli già utilizzati per la selezione degli agenti di polizia. Questi test scritti costituiranno la base per il futuro colloquio psicoattitudinale, elemento fondamentale per valutare non solo le competenze tecniche, ma anche le capacità emotive e relazionali dei candidati.
Con questa innovativa introduzione dei test psicoattitudinali nel percorso di selezione dei magistrati, si apre la strada a una valutazione più completa e approfondita dei futuri professionisti della giustizia. Questa nuova metodologia promette di portare maggiore trasparenza e adeguatezza nelle nomine, assicurando che i magistrati siano non solo competentissimi tecnicamente, ma anche dotati delle qualità personali necessarie a svolgere al meglio il proprio ruolo nella società.