Rimborsabilità di ravulizumab in Italia: un nuovo trattamento per la neuromielite ottica approvato da Aifa - Occhioche.it
L’agenzia italiana del farmaco ha recentemente autorizzato la rimborsabilità di ravulizumab, un innovativo trattamento destinato agli adulti colpiti dal disturbo dello spettro della neuromielite ottica e risultati positivi per l’anticorpo anti-aquaporina-4 . Questo sviluppo, annunciato da AstraZeneca e Alexion, rappresenta un importante passo avanti per i pazienti affetti da questa rara malattia autoimmune e conferma un impegno crescente nella battaglia contro condizioni patologiche gravi e debilitanti.
Ravulizumab si distingue come il primo inibitore del complemento C5 a lunga durata d’azione, apprezzato per la sua efficacia nel trattamento della Nmosd. Le sue proprietà lo rendono particolarmente promettente, data la sua capacità di ridurre significativamente le ricadute della malattia. Disponibile tramite il Servizio Sanitario Nazionale, il trattamento si propone di migliorare la qualità della vita dei pazienti, imponendo un cambiamento fondamentale nelle modalità di gestione di questa complessa malattia.
La decisione di Aifa riguardo alla rimborsabilità di ravulizumab si basa sui dati favorevoli provenienti dallo studio di Fase 3 Champion-Nmosd. Questo studio ha dimostrato che i pazienti trattati con ravulizumab non hanno riportato ricadute della malattia per una durata mediana di 73 settimane, continuando a mostrare benefici anche dopo un trattamento medio di 90 settimane. L’approvazione segue quella della Commissione europea nel maggio 2023, rendendo il farmaco accessibile in Italia e offrendo nuove speranze a coloro che soffrono di Nmosd.
La neuromielite ottica è una condizione autoimmune che influisce negativamente sul sistema nervoso centrale, colpendo principalmente il midollo spinale e i nervi ottici. Può causare sintomi gravi e improvvisi che portano a ricadute imprevedibili. Si stima che in Italia ci siano tra 1.500 e 2.000 persone conviventi con questa malattia, la quale può determinare disabilità permanente e ridurre notevolmente la qualità di vita degli individui colpiti.
La gestione della Nmosd è complessa e richiede un approccio multidisciplinare. Esperti del settore, come Eleonora Cocco, professoressa di neurologia all’Università di Cagliari, precisano che la prevenzione delle ricadute è fondamentale. Anche una sola ricaduta può avere conseguenze devastanti per le autonomie e il benessere complessivo dei pazienti. Gli neurologi raccomandano un monitoraggio costante e opzioni terapeutiche adeguate per permettere una vita migliore alle persone affette da questa patologia.
L’annuncio della rimborsabilità di ravulizumab è stato accolto con entusiasmo da organizzazioni come Aism e Ainmo . Queste associazioni hanno sottolineato l’importanza della notizia per coloro che vivono con la Nmosd. Mario Alberto Battaglia, esponente di Ainmo, ha evidenziato come questa approvazione rappresenti un avanzamento significativo grazie ai progressi della ricerca, rendendo la vita dei pazienti più gestibile e affrontabile.
Anna Chiara Rossi, VP & General Manager di Alexion, ha ribadito l’importanza dell’approvazione, definendo ravulizumab una terapia innovativa e potenzialmente trasformativa nella vita di chi soffre di Nmosd. Questo risultato è visto come un esempio di come l’impegno continuo nel settore della ricerca possa portare a significativi progressi, sostenendo così i pazienti e i loro familiari in un percorso di cura che, pur essendo complesso, sta diventando sempre più accessibile e promettente.
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