Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
Gabriele Marchesi non sarà estradato in Ungheria, la decisione della corte d’appello di Milano
La corte d’appello di Milano ha rinviato la decisione sulla consegna di Gabriele Marchesi all’Ungheria, dove è accusato di lesioni per presunte violenze contro dei neonazisti durante una manifestazione a Budapest. La corte ha anche chiesto se ci siano alternative al mandato di arresto europeo. Nel frattempo, i domiciliari di Marchesi sono stati estesi fino al 18 maggio.
La richiesta di alternative al mandato di arresto europeo
La corte d’appello ha deciso di “posporre la decisione sulla richiesta di esecuzione del mandato di arresto europeo” e ha chiesto all’Ungheria di valutare se ci siano altri strumenti di cooperazione giudiziaria che possano garantire l’esercizio dell’azione penale e soddisfare le esigenze cautelari. La decisione si basa sull’equilibrio tra i diritti fondamentali di Marchesi e la necessità di preservare lo spazio comune in materia di giustizia tra gli Stati.
La difesa di Marchesi e i tempi per le osservazioni
La corte ha riconosciuto che Marchesi ha rispettato i domiciliari a Milano senza violazioni e ha chiesto all’Ungheria se questa misura possa essere sufficiente, evitando così l’estradizione. Le parti hanno tempo fino alla prossima udienza, il 28 marzo 2023, per presentare osservazioni e memorie. Nel frattempo, i domiciliari di Marchesi sono stati estesi fino al 18 maggio.
La decisione della corte d’appello di Milano offre una speranza per Gabriele Marchesi, che potrebbe evitare l’estradizione in Ungheria. La corte ha chiesto all’Ungheria di valutare alternative al mandato di arresto europeo, tenendo conto dei diritti fondamentali di Marchesi e delle esigenze cautelari. La difesa di Marchesi ha tempo per presentare osservazioni e memorie prima della prossima udienza. Nel frattempo, i domiciliari di Marchesi sono stati estesi fino al 18 maggio.