Riprese le ricerche dei tre giovani dispersi nel fiume Natisone dopo la piena improvvisa

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Riprese le ricerche dei tre giovani dispersi nel fiume Natisone dopo la piena improvvisa - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2024 by Giordana Bellante

Presidio costante dei vigili del fuoco e utilizzo di elicotteri per le ricerche

Sottotitolo: La scomparsa dei tre giovani e le operazioni di ricerca notturne

Dopo la scomparsa dei tre giovani, le operazioni di ricerca sono state avviate immediatamente e sono proseguite senza sosta. vigili del fuoco hanno mantenuto un presidio costante nel campo base allestito a Premariacco, verificando attentamente la zona circostante il ponte Romano. Nonostante le difficoltà, dovute principalmente all’oscurità e alle condizioni meteorologiche avverse, i soccorritori hanno continuato a lavorare instancabilmente per tutta la notte.

Con l’arrivo del mattino e il miglioramento delle condizioni meteorologiche, le ricerche sono riprese con rinnovato vigore. Oltre ai vigili del fuoco, sono stati impiegati anche elicotteri per sorvolare la zona e individuare eventuali tracce dei dispersi. Gli sforzi congiunti delle diverse squadre di soccorso hanno permesso di coprire un’ampia area, sia lungo il corso del fiume sia nelle zone limitrofe.

‘impiego dei droni della Protezione Civile e le speranze di ritrovare i dispersi

Sottotitolo: ‘utilizzo della tecnologia per le ricerche e le possibilità di ritrovare i giovani

Oltre agli elicotteri, da questa mattina sono stati impiegati anche i droni della Protezione Civile FVG per le ricerche. Grazie alla loro capacità di sorvolare aree difficilmente raggiungibili e di fornire immagini dettagliate, i droni rappresentano uno strumento prezioso per le operazioni di ricerca e soccorso. ‘utilizzo di questa tecnologia, insieme al lavoro dei soccorritori sul campo, ha permesso di intensificare le ricerche e di esplorare ogni possibile scenario.

Tuttavia, a quasi 20 ore dalla scomparsa, le possibilità di trovare i giovani ancora vivi sono quasi azzerate. La velocità dell’acqua e l’ipotermia rappresentano fattori critici che rendono sempre più difficile il ritrovamento dei dispersi. Gli esperti sono concordi nel ritenere che il fiume Natisone, caratterizzato da un andamento torrentizio estremo, possa “restituire” i corpi dei ragazzi. Le piene improvvise, come quella che ha travolto i tre giovani, sono infatti seguite da uno “sgonfiamento” altrettanto repentino, con portate d’acqua che si fanno improvvisamente esigue.

Nonostante le difficoltà e le poche speranze di ritrovare i dispersi vivi, le operazioni di ricerca proseguono senza sosta. soccorritori, supportati dalle tecnologie più avanzate, continuano a lavorare instancabilmente per trovare i tre giovani e fornire risposte alle loro famiglie. Le squadre di soccorso non si arrendono e continuano a perlustrare il fiume e le zone circostanti, nella speranza di poter portare a termine la loro missione nel minor tempo possibile.

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