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Ris conferma elementi chiave nell’omicidio di Serena Mollicone

Tracce di legno compatibili con la porta del bagno della caserma di Arce

Sei tracce di legno trovate nel nastro adesivo utilizzato per immobilizzare il cadavere di Serena Mollicone sono state ritenute compatibili per il 90% con la porta del bagno dell’alloggio sfitto della Caserma di Arce. Secondo l’accusa, la giovane liceale di 18 anni sarebbe stata scaraventata mortalmente contro quella porta. Questa importante evidenza è stata ribadita oggi durante la deposizione della dottoressa Elena Pilli, uno dei 44 testimoni citati dalla Procura Generale nel processo d’appello in corso a Roma. La deposizione della dottoressa Pilli è stata considerata cruciale ed è stata l’unica ad essere ascoltata durante questa quinta udienza.

Analisi forense dei frammenti di legno

La botanica forense del Ris dei Carabinieri ha analizzato i 19 microframmenti lignei trovati nello scotch utilizzato per avvolgere il naso, la bocca e il collo di Serena. Dei 19 frammenti, sei sono stati ritenuti compatibili con il legno della porta dell’alloggio nella caserma di Arce, altri sei sono stati definiti ‘parzialmente compatibili’ e gli altri non sono compatibili affatto. Tuttavia, la dottoressa Pilli ha sottolineato che il frammento di legno trovato nei capelli di Serena, dopo la sua morte, è compatibile solo per l’0,88% con il legno della porta del bagno. Sia la Procura Generale che quella di Cassino, nel processo di primo grado, ritengono che questo frammento di legno sia l’arma del delitto.

Implicazioni legali e assoluzioni

L’analisi delle tracce di legno è stata uno degli elementi che ha portato all’assoluzione del maresciallo comandante Franco Mottola, di sua moglie Anna Maria e del loro figlio Marco, così come del vice di Mottola, Vincenzo Quatrale. Questi sono stati assolti dall’accusa di istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi. Tuttavia, l’appuntato Francesco Suprano è ancora accusato di favoreggiamento. La questione delle tracce di legno compatibili con la porta del bagno della caserma di Arce è un elemento chiave nel processo d’appello in corso a Roma e potrebbe avere un impatto significativo sulle decisioni finali della corte.

Redazione

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