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Risarcimento record di 222 milioni di euro richiesto per il naufragio dello yacht Bayesian a Porticello

La drammatica storia del naufragio del mega yacht Bayesian, avvenuto il 19 agosto scorso davanti al porto di Porticello, si arricchisce di nuovi sviluppi con la richiesta di risarcimento avanzata da The Italian Sea Group. La richiesta di 222 milioni di euro è motivata dai danni di immagine e dalle perdite subite in seguito alla tragedia che ha causato la morte di sette persone, tra cui il noto imprenditore britannico Mike Lynch. La vicenda ha profondi risvolti legali e coinvolge una rete di attori chiave del settore nautico.

Le circostanze del naufragio del Bayesian

Un evento tragico

L’affondamento dello yacht battezzato Bayesian si è verificato alle prime luci del giorno del 19 agosto 2023. Questo splendido veliero, registrato con una bandiera britannica, si è inabissato in prossimità del porto di Porticello, un evento che ha scosso la comunità locale e suscitato l’attenzione di media nazionali e internazionali. Tra le sette vittime, il tycoon Mike Lynch, figura di spicco del business tecnologico, ha catalizzato l’interesse per la vicenda, aumentando la rilevanza non solo della tragedia umana ma anche delle implicazioni commerciali.

Dettagli tecnici sul yacht

Il Bayesian era un’imbarcazione di lusso costruita nel 2008 dal cantiere navale di Viareggio, rinomato per la sua eccellenza artigianale. Con una lunghezza di 56 metri e un albero maestro in alluminio di 75 metri, il yacht vantava di essere considerato “inaffondabile”. L’architettura e la progettazione di questa imbarcazione la collocavano tra le più prestigiose del settore, richiamando l’attenzione degli appassionati di nautica di lusso. Tuttavia, l’affondamento ha messo in luce non solo le fragilità del turismo nautico, ma ha anche sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulla gestione degli equipaggi.

La richiesta di risarcimento da parte di The Italian Sea Group

Dettagli sulla richiesta

The Italian Sea Group, attuale proprietario del marchio Perini Navi, ha avanzato una richiesta di risarcimento di 222 milioni di euro. Questa somma include i danni d’immagine subiti a causa dell’incidente e il potenziale impatto negativo sulle future operazioni commerciali. La società ha deciso di intraprendere azioni legali per proteggere i propri interessi commerciali e per rivendicare le responsabilità di coloro che gestivano l’imbarcazione al momento del naufragio.

I legali coinvolti

Per gestire questa complessa vertenza legale, TISG ha ingaggiato lo studio legale BdPmarine&law, con l’avvocato Tommaso Bertuccelli alla guida della causa. La strategia legale si basa sui danni ritenuti a livello d’immagine causati dall’incidente, che minano non solo la reputazione dell’azienda, ma anche della marineria di lusso in generale. L’azienda intende far valere le proprie ragioni davanti al Tribunale di Termini Imerese.

Le implicazioni legali per l’armatore e l’equipaggio

Coinvolgimento della vedova di Mike Lynch

All’interno di questa intricata vicenda legale, è stata chiamata in causa Angela Bacares, vedova di Mike Lynch, la quale assume un ruolo centrale come rappresentante della Revtom Limited, l’armatore del Bayesian. Secondo le normative del Codice della Navigazione, l’armatore è ritenuto responsabile per i danni provocati dalle azioni dell’equipaggio. Tale responsabilità si estende non solo ai danni materiali, ma anche alle conseguenze tragiche della perdita di vite umane.

Responsabilità dell’equipaggio

La questione si complica ulteriormente perché sono sotto indagine anche i membri dell’equipaggio superstiti. In particolare, il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith sono accusati di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo. Le indagini della Procura si concentrano sulle circostanze che hanno portato al naufragio e sulla capacità dell’equipaggio di gestire un’imbarcazione di tale complessità.

Il naufragio del Bayesian ha dunque scatenato una serie di implicazioni legali e commerciali che potrebbero trasformarsi in un lungo processo, riflettendo sulle responsabilità implicate nel mondo della nautica di lusso e sull’importanza della sicurezza in mare.

Giordana Bellante

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