Riscontro di 12 Segnalazioni al Centro Abusi della Diocesi Bolzano - Occhioche.it
Nell’ultimo anno, il Centro di ascolto per la tutela contro gli abusi della Diocesi di Bolzano e Bressanone ha ricevuto un totale di 12 segnalazioni. Questo dato, emerso durante l’ultima riunione dell’equipe di esperti guidata dal vescovo Ivo Muser e dal vicario generale Eugen Runggaldier, sottolinea l’impegno costante nell’affrontare tematiche delicate come gli abusi nell’ambito ecclesiale. La Diocesi, confermando la propria linea di trasparenza e attenzione prioritaria alle vittime, si pone come punto di riferimento per la tutela e la prevenzione di comportamenti dannosi.
La responsabile Maria Sparber ha fornito dettagli su queste segnalazioni, rivelando che quattro casi riguardavano violenze sessuali, tra cui due di grave entità, risalenti a un lontano passato. Tre segnalazioni si sono invece concentrate su sospetti che sono stati esaminati approfonditamente. Curiosamente, due persone hanno richiesto informazioni e supporto, di cui una proveniente dall’estero e relativa a un contesto non ecclesiale. Questa varietà di casi mette in luce la complessità dell’argomento e l’importanza di affrontarlo con sensibilità e competenza.
L’equipe di esperti, composta da sette membri interni alla Chiesa e altrettanti esterni, svolge un ruolo cruciale nella sensibilizzazione, formazione e consulenza in merito alla prevenzione degli abusi. La diversità di competenze e prospettive presenti in questo team consente di affrontare la questione in maniera ampia ed inclusiva. La collaborazione con le Procure della Repubblica ha portato alla definizione di linee guida fondamentali per gestire adeguatamente casi di abusi passati e presenti, confermando l’approccio orientato prioritariamente alle vittime.
Durante la riunione tenutasi presso il Centro pastorale a Bolzano, il responsabile del servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, Gottfried Ugolini, ha illustrato la relazione annuale del 2023, focalizzandosi sul progetto “Il coraggio di guardare” e sulle varie attività di informazione e formazione svolte nelle parrocchie, nelle scuole e negli istituti religiosi. Le collaborazioni con enti come la Garante provinciale per l’infanzia e l’adolescenza e la partecipazione ad incontri e corsi di aggiornamento sia in Italia che all’estero evidenziano l’impegno costante nel migliorare le pratiche di tutela e prevenzione in ambito ecclesiale.
Uno dei pilastri su cui si fonda l’operato della Diocesi e del comitato di esperti è la massima “victims first”, che sottolinea l’importanza di mettere al centro delle attenzioni le vittime di abusi, garantendo un supporto adeguato e rispondendo in modo concreto ai loro bisogni. Questo approccio improntato alla sensibilità e alla priorità delle persone coinvolte riflette un impegno tangibile nella creazione di un ambiente più sicuro e protetto per tutti i fedeli.
In un contesto in cui la fiducia e la sicurezza delle persone sono valori fondamentali, la costante vigilanza e l’impegno profuso per contrastare gli abusi rappresentano un impegno imprescindibile per la Chiesa di Bolzano e per tutte le istituzioni religiose che si adoperano per garantire un futuro migliore e più sereno per le generazioni presenti e future.
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