Ultimo aggiornamento il 31 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
La recente scoperta di un alveare di una specie invasiva di api, originaria dell’Asia meridionale e sudorientale, ha sollevato serie preoccupazioni tra gli esperti di biodiversità e gli apicoltori locali. L’alveare, situato nelle vicinanze del Freeport di Malta, rappresenta un potenziale pericolo non solo per la fauna autoctona, ma anche per l’equilibrio ecologico dell’isola. Le implicazioni di questa scoperta potrebbero avere un impatto duraturo sulla salute dell’ambiente maltese, già minacciato da altre specie invasive.
La scoperta dell’ape rossa nana
Un’avvisaglia della biodiversità a rischio
L’alveare di Apis florea, comunemente conosciuta come ‘ape rossa nana‘, è stato scoperto per la prima volta in Europa grazie all’osservazione di Thomas Galea, un apicoltore con un ruolo attivo nella tutela dell’ambiente attraverso la sua ONG, Breeds of Origin Conservancy. Galea ha documentato la scoperta nel prestigioso Journal of Apicultural Research, evidenziando la preoccupante realtà che attende l’ecosistema locale.
L’ape rossa nana è nota per essere una specie di piccole dimensioni, originaria delle regioni calde dell’Asia. La sua eventuale diffusione in Europa rappresenta una minaccia concreta per l’ape autoctona, Apis mellifera, la quale gioca un ruolo vitale nell’impollinazione e nel mantenimento della vita vegetale. Gli esperti avvertono che l’ape asiatica potrebbe competere per risorse vitali e diffondere malattie, aggravando ulteriormente la situazione già delicata della biodiversità maltese.
Trasporto e colonizzazione
Il porto di Malta: un via per le specie invasive
La posizione strategica del Freeport di Malta, come terzo maggior hub di smistamento container del Mediterraneo, ha reso l’isola un punto di arrivo per specie invasive. Galea sospetta che l’ape possa essere arrivata attraverso uno dei numerosi container movimentati nel porto, a solo 2,5 chilometri dall’area in cui è stato trovato l’alveare. Questo scenario mette in evidenza la vulnerabilità degli ecosistemi insulari, che possono essere improvvisamente alterati dall’introduzione di nuove specie.
In precedenza, Malta ha già sperimentato l’ingresso di altre specie invasive, come il granchio blu e pesci del mar Rosso, che hanno scombussolato l’ecosistema marino locale. Queste esperienze passate rendono la scoperta odierna ancora più preoccupante, poiché indicano che la colonizzazione di specie non native attraverso rotte commerciali può avere effetti devastanti sull’ambiente.
La risposta della comunità scientifica
Azioni immediate per la salvaguardia ecologica
Di fronte a questa grave minaccia, i ricercatori e gli apicoltori maltesi si sono attivati per comprendere le implicazioni della presenza di Apis florea sul territorio. Secondo il Times of Malta, c’è un forte timore che l’ape asiatica possa generare una competizione spietata con le specie native, sopprimendo le popolazioni di ape nostrana e compromettendo il delicato equilibrio ecologico dell’isola.
Galea e altri membri della comunità apicola locale stanno richiedendo azioni rapide e decise per prevenire la diffusione dell’ape rossa, temendo un’imminente emergenza sanitaria in seguito alla possibile trasmissione di virus e batteri da parte di questa specie. Juan Carlos, un altro apicoltore, ha sottolineato l’urgenza della situazione, evocando un incidentale avvenimento avvenuto in passato quando un’altra specie invasiva aveva decimato le colonie di api locali in seguito all’arrivo dalle coste italiane.
In sintesi, le azioni coordinate e tempestive sono essenziali per proteggere la biodiversità di Malta e prevenire il ripetersi di episodi simili, essendo l’isola già un crocevia di numerose sfide ecologiche e ambientali.